FANO – Ad essere fatale a di Riccardo Shawo, il 30enne trovato dal padre esanime domenica mattina sarebbe stata un’ insufficienza respiratoria che avrebbe causato l’arresto cardiaco. È questo il primo responso dell’esame autoptico eseguito ieri sulla salma del giovane che viveva in via dell’Abbazia, nella casa dei genitori, a pochi passi dalla sede del Commissariato di Fano.
E’ stato proprio il padre Sergio, avvocato molto noto in città, a fare la drammatica scoperta. L’autopsia si è svolta nel pomeriggio del 23 gennaio ma ci vorranno ancora delle settimane per avere un referto definitivo che chiarisca le cause che hanno portato all’insufficienza respiratoria.
ll 30enne gestiva una palestra in via Fanella in cui ricopriva anche il ruolo di istruttore di sala pesi, personal trainer e insegnante di thai boxe. Una vita la sua dedicata al fitness e alla salute che mai avrebbe lasciato pensare a una fine così precoce e improvvisa. La notizia ha fatto ben presto il giro della città lasciando sgomenti quanti lo conoscevano: tantissimi i ricordi apparsi sui social nelle ultime ore. È stata fissata per giovedì 25 gennaio la data delle esequie: il rito funebre verrà celebrato alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Cristoforo a Fano.