FANO – Pochi giorni fa l’amministrazione di Fano ha annunciato sostanziali sconti per quello che concerne la tassa sui rifiuti. Un’iniziativa importante che certificava l’attenzione del Comune nei confronti dei fanesi messi a dura prova dall’emergenza pandemica che ben presto si è tramutata anche in emergenza economica, tanto da mettere sul piatto la ragguardevole cifra di 1 milione e 800 mila euro a favore sia dei cittadini che delle attività economiche e commerciali. Al riguardo avevano espresso la propria soddisfazione sia il sindaco Massimo Seri che l’assessora alla Finanze Sara Cucchiarini.
Eppure lo sforzo messo in campo non è stato accolto col medesimo entusiasmo da tutti: tra questi figurano i consiglieri di Lega Fano, Luigi Scopelliti, Gianluca Ilari, Marianna Magrini e Luca Serfilippi: «L’amministrazione comunale poteva fare molto di più. C’è poco da esultare sulla riduzione della Tari. La città di Pesaro doppia Fano sulla riduzione della Tari. Questo è il dato di fatto analizzando le percentuali di riduzione approvate dai consigli comunali di Pesaro e Fano».
I consiglieri della Lega puntano il dito contro la maggioranza: «La montagna ha partorito un topolino, visto che le riduzioni proposte alle categorie sono ridicole rispetto a quello che poteva fare l’amministrazione comunale. L’amministrazione – continua la Lega – dice di ascoltare le categorie ma poi fa di testa sua, illudendo le attività economiche con comunicati trionfatori. Per fare un esempio, mentre la città di Pesaro prevede la riduzione del 65% per campeggi, alberghi, ristoranti, bar e pasticcerie, non si capisce per quale motivo a Fano hanno una riduzione solo del 40 %.»
«Chiediamo all’amministrazione comunale – concludono i consiglieri comunali – di fare uno sforzo maggiore verso tutte quelle categorie colpite dalla pandemia, visto che il Decreto Sostegni Bis ha portato in dote al bilancio comunale 850 mila euro. L’amministrazione, considerando i suoi 16 milioni di avanzo, poteva mettersi una mano sulla coscienza e andare incontro alle categorie duramente colpite in questa pandemia»