FANO – Il maltempo e le mareggiate degli ultimi giorni hanno riacceso l’attenzione su di un problema oramai cronico della città della Fortuna: quello dell’erosione delle spiagge. Ad ogni perturbazione il mare inghiotte metri di spiaggia lasciando vere e proprie voragini. Negli ultimi mesi erano stati annunciati interventi e scogliere della costa, promesse che sono rimaste in parte inattese.
Sulla questione sono intervenuti i membri locali della Lega che hanno stigmatizzato l’operato dell’amministrazione Seri: «E’ vergognoso che dal 2015 il Comune di Fano non abbia fatto tutto il possibile per evitare quello che sta accadendo. Il tempo è scaduto, vogliamo certezze sull’inizio di quest’ultima scogliera tra il Porto di Fano e la spiaggia di Sassonia. Il danno è causato dal posizionamento parziale e non completo delle scogliere, compromettendo oltre lo stabilimento balneare, anche la passeggiata del Lisippo, che dovrebbe essere valorizzata e non distrutta. Siamo al fianco degli operatori balneari e delle attività economiche che qui danno lavoro ad oltre 50 persone».
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Nel corso dei mesi le denunce, documentate anche da foto, sono state svariate da parte degli operatori ma anche dei liberi cittadini ma ancora la situazione sembra lontana da un lieto fine: «Se qualcuno ha sbagliato deve pagare, non è corretto che si creino figli e figliastri in questa città. Ci sarebbe tanto da dire su queste benedette scogliere di Sassonia, perché il lassismo che abbiamo assistito in questi 7 anni è emblematico di come qui manchi una guida vera. Tra le richieste che avanzeremo, c’è anche quella di rendere edotta la città della programmazione che si vuole fare anche per tutto il resto del litorale, da Ponte Sasso a Fosso Sejore. Ci auguriamo che anche l’appello dei Bagni Alda venga ascoltato, visto che in Regione Marche non è pervenuto nulla e non c’è nemmeno un progetto preliminare».
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La Lega poi enfatizza e sottolinea le presunte mancanze dell’attuale amministrazione: «La Regione Marche ha investito e sta investendo oltre 5 milioni per proteggere il litorale fanese, ma l’amministrazione comunale è lenta e sbadata, per esempio una volta ha inviato una Pec ad un indirizzo errato, un’altra volta ha tardato a inviarla perdendo il finanziamento. Si ponga fine a questa agonia il prima possibile e si diano le risposte che i fanesi si aspettano, altrimenti è meglio che qualcuno abbia il coraggio di staccare la spina a questa amministrazione che fa danni da tutte le parti».