FANO – Non si placa il clamore suscitato dall’ennesimo episodio di violenza andato in scena nel centro cittadino dove due bande rivali hanno trasformato via De Borgogelli nel Bronx affrontandosi a colpi di manganello, ed armi bianche. La rissa, per altro non la prima, ha naturalmente innescato una valanga di polemiche. A prendere posizione al riguardo è stata la fanese Marta Ruggeri, capogruppo di M5S in consiglio regionale: «I residenti sopportano già da tempo ricorrenti disturbi notturni, comportamenti incivili e i modi aggressivi di alcuni gruppi giovanili: in tutta evidenza la richiesta di aiuto non ha finora ottenuto risposte efficaci. Tutto ciò interroga le istituzioni locali, come lo erano state a suo tempo in seguito ad altri gravi episodi in altre zone della città».
La consigliera regionale esorta anche il ruolo delle scuole: è lì che deve cominciare una nuova strada che metta al bando la violenza: «La scuola è in prima linea e ogni aiuto è prezioso, è sui banchi e nelle aule che si formano i nuovi cittadini. Si formano inoltre ricorrendo ad adeguate collaborazioni con le forze dell’ordine e grazie all’azione culturale cui è chiamato anche l’ente locale. Come insegnante tendo dunque a sostenere che lo sforzo di educare le nuove generazioni è decisivo nel prosciugare le sacche del disagio giovanile. Resta però ferma l’esigenza della giusta punizione, quando i comportamenti sfidano sia il quieto vivere civile sia la legge, e di interventi tempestivi, risolutivi, quando i problemi si manifestano, evitando che si incancreniscano e peggiorino».
Ancora più critico Stefano Pollegioni, Delegato UDC Comparto e sicurezza: «Il grave fatto accaduto in Via Nolfi non è una novità ma l’epilogo di una situazione che va avanti da tempo e più volte segnalata dai cittadini e già teatro di interventi da parte delle Forze dell’ordine (quando c’è una pattuglia esterna). Fano purtroppo, come tante città italiane, sta diventando teatro di fatti di cronaca importanti ai quali non è abituata e non deve abituarsi. Intervenire subito con un’azione forte e intelligente previene per il futuro. Una buona azione di vigilanza con la presenza delle nostre Forze di Polizia è importante ma altrettanto importante è conoscere questi soggetti controllandoli e registrandoli. Identificare le persone, da parte di chi è preposto a farlo, aiuta a volte a placare gli animi».
E ancora: «Anche se fino ad oggi mai ascoltato ci tengo a sottolineare che è da qualche anno che mi permetto di collaborare proponendo al Sindaco un tavolo di concertazione locale dove sedersi periodicamente con tutte le Forze dell’Ordine della città compresa la Polizia Locale perché ritengo che sia importante creare un dialogo in tal senso per conoscere, scambiarsi informazioni e studiare un piano di sicurezza pubblica mettendo insieme le forze che si hanno a disposizione. Accolgo positivamente l’iniziativa del Sindaco. Ci voleva una rissa con l’uso di una potente arma bianca per capirlo. Meglio tardi che mai!».