FANO – Una città all’insegna del Green New Deal, un neologismo preso in prestito dal mondo anglosassone per raccontare una città che vuole guardare al futuro, con obiettivi ben precisi e che si declinano in zero emissioni di gas a effetto serra, una crescita economica dissociata all’uso delle risorse e una valorizzazione di persone e luoghi. È questa la finalità che l’amministrazione fanese ha messo in agenda e che vuole centrare entro il 2050. E ora il progetto “Efficientamento Energetico, obiettivo Green New Deal per Fano” entra nel vivo.
Un cammino ambizioso che è già iniziato ed è stato certificato lo scorso 17 aprile dalla creazione di un’apposita sezione nel sito del Comune e che prosegue venerdì 12 giugno alle 18.30 con il primo incontro del Tavolo Ambiente e Sociale. Il dibattito sarà accessibile attraverso la piattaforma zoom (al seguente link) o sul canale youtube. Si tratterà del primo dei quattro tavoli volti a sviluppare il progetto nei suoi assets principali: un mezzo attraverso il quale, per la prima volta, le associazioni e i cittadini potranno dare il loro contributo con spunti, idee, suggestioni e nuovi obiettivi.
Il progetto di Efficientamento Energetico si avvarrà infatti della continua collaborazione della cittadinanza che, attraverso la sezione dedicata sul sito del Comune di Fano, potrà in ogni momento lasciare spunti e indicazioni compilando un semplice form.
Al riguardo Giovanni Clini, consigliere comunale con delega ai Cambiamenti climatici, Salvaguardia ed Educazione ambientale, ha affermato: «È necessario un coinvolgimento attivo di tutta la cittadinanza. Uno degli scopi del tavolo sarà infatti quello di studiare nuove formule e modi per diffondere una cultura ambientale, capace di guidare Fano in un percorso di sensibilizzazione e partecipazione in questi temi tanto importanti: se si parla di ambiente si parla necessariamente di piccole azioni che ognuno personalmente deve mettere in pratica ogni giorno. Senza la collaborazione di tutti i risultati saranno sempre insufficienti a garantire quel cambiamento di cui abbiamo bisogno».
E ha poi concluso: «Il lockdown forzato che ci ha accompagnato negli ultimi mesi ha messo in risalto lo straordinario potere e l’incredibile resilienza della natura, nel momento in cui l’uomo smette di interferire con essa. Viviamo dunque in un periodo storico che ci offre la grande possibilità, che è allo stesso tempo una forte necessità, di cambiare sistema sociale, produttivo, economico».