Pesaro

Fano, sfilata di Vip a Passaggi Festival 2022: Guccini, Michielin, Delogu e tanti altri

La X edizione di Passaggi Festival va anche in collina: dal 18 al 19 giugno a San Costanzo, e poi al mare, a Fano, dal 20 al 26 giugno. Lucarelli: «Grande qualità»

Passaggi Festival
Un'edizione di Passaggi Festival (foto d'archivio)

FANO – Passaggi Festival 2022 scalda i motori e si prepara all’ennesima kermesse piena di stelle. Tra gli artisti che animeranno la manifestazione divenuta oramai un punto di riferimento su scala nazionale per quello che concerne la saggistica e l’editoria ci saranno Francesco Guccini, Francesca Michielin e Andrea Delogu.

Un’edizione extralarge che vedrà mediamente undici eventi al giorno legati ai libri, dieci sedi del festival, premi letterari, mostre, corsi di scrittura ed infine, la novità di un secondo comune marchigiano dove da quest’anno avrà spazio la narrativa italiana: l’edizione numero 10 di Passaggi Festival è pronta ad accogliere i visitatori prima dal 18 al 19 giugno a San Costanzo, in collina, e poi al mare, a Fano, dal 20 al 26 giugno. L’altra grande novità è la finale del Premio letterario Franco Fortini per la poesia che si svolgerà proprio all’interno della kermesse.

La presentazione di Passaggi 2022
La presentazione di Passaggi 2022: da sinistra: Ludovica Zuccarini, Cesare Carnaroli, Filippo Sorcinelli Sindaco di San Costanzo, Etienn Lucarelli, Marta Ruggeri, Giovanni Belfiori

Passaggi anche quest’anno si misura con il presente attraverso il tema “Con dubbia ragione”, sul quale sarà incentrato il “discorso notturno” finale di Ivano Dionigi, domenica 26. Appuntamenti clou saranno il Premio Passaggi, conferito a Dacia Maraini (venerdì 24, intervistata dalla direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli), il premio giornalistico “Andrea Barbato”, consegnato dall’attrice Ivana Monti Barbato all’inviato di guerra Lorenzo Cremonesi (martedì 21) e il Premio Speciale della X edizione conferito a Francesco Guccini (domenica 26).

Ad ospitare questa pioggia di incontri saranno i luoghi più suggestivi della città tra cui il quattrocentesco Chiostro delle Benedettine, la ex Chiesa di San Francesco a cielo aperto, Piazza XX Settembre, il Pincio. Lunghissima anche la lista degli autori e degli ospiti; oltre ai sopracitati ci saranno Valerio Magrelli, Andrea Bajani, Marino Sinibaldi, Nina Zilli, Giuliana Sgrena ed Alex Schwazer, passando per studiosi e testimoni.

Passaggi Festival gode del sostegno del Comune di Fano, espresso dall’assessore Etienn Lucarelli: «Passaggi ha la capacità di crescere costantemente, di creare empatia con la città, raccontando le culture ed i temi del mondo immersi nelle bellezze della nostra Fano; fattori di grande prestigio. In questo decimo anno il Festival apre alla città di San Costanzo con due appuntamenti nuovi che rappresentano la voglia della nostra città di contaminare e coinvolgere il nostro splendido territorio. Per finire, è di grande qualità e prestigio la promozione che in questi anni spazia dalla tv ai quotidiani, accendendo i riflettori sulla città. Complimenti a Giovanni Belfiori, Ludovica Zuccarini, Cesare Carnaroli e tutti i volontari, per l’impegno costante e crescente».

Importante per il festival la collaborazione con Estra Prometeo, da sempre impegnata a valorizzare le comunità nelle quali opera: «Un’azienda che crede nello sviluppo del territorio – afferma il presidente Marco Gnocchini – e alle collaborazioni con le comunità locali, anche attraverso iniziative di sostegno ai vari progetti sociali, sportivi e culturali. Siamo orgogliosi di essere ancora una volta al fianco di questo prestigioso appuntamento, un evento unico che ogni anno riunisce a Fano ospiti di straordinaria levatura culturale e che mette le Marche al centro della letteratura saggistica nazionale».

Anche dalla Regione arrivano plausi ed elogi: l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini ha riferito che Fano è ormai diventata «cittadella della cultura dedicata alla saggistica, capace di produrre momenti di confronto e di stimolo per accompagnare la crescita umana e formare le nuove generazioni». Non ci resta che aspettare.