FANO – «L’arretramento è un’opportunità storica che non possiamo perdere». A riferirlo il primo cittadino di Fano Massimo Seri in merito all’arretramento ferroviario. La questione, emersa dopo le dichiarazioni di Ricci, ha scatenato inevitabili polemiche in quanto l’intervento rischia di coinvolgere solo alcuni tratti a discapito di altri.
Uno strappo che cerca di essere ricucito dal Sindaco di Fano: «Serve una visione d’insieme che tenga conto del territorio. Non ci sia contrapposizione tra Marche Nord e Marche Sud: siamo tutti dalla stessa parte. Si cerchi una convergenza che premi tutto il litorale marchigiano toccato dal passaggio del treno».
Il pensiero fanese è stato espresso durante una conferenza a cui era presente anche il vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini e a cui era stato invitato anche Nicola Barbieri, sindaco di Mondolfo.
«È prioritario affidare uno studio tecnico di fattibilità per comprendere la reale incidenza e operatività di una tale opera. La differenza, rispetto al passato, è che oggi ci sono le risorse: ben 1,8 miliardi di euro dal Bilancio pluriennale dello Stato. Si cerchino subito i fondi per estendere l’opera che potrebbe essere realizzata a stralci. Ho la preoccupazione che si possa avere una nuova E-78. In questa fase non serve dividere, bensì condividere. Le connessioni creano crescita e la crescita genera opportunità».
Il vicesindaco di Pesaro ha invece sottolineato: «Non si perda altro tempo nel cogliere questa prima opportunità storica di un miliardo e 800 milioni di investimento per le Marche. La Regione si attivi da subito nello studio di fattibilità di altri tratti, mettendo come priorità assoluta il tratto di Fano in modo che attraverso i fondi Ten-T sia possibile trovare i 500 milioni necessari all’ampliamento del tracciato in tempo nei due anni che passeranno nella progettazione delle previsioni attuali. Importante l’atteggiamento del sindaco Seri perché solo sulla base di quanto già ottenuto si può puntare ad una seconda fase del progetto che includa anche la terza città delle Marche».