FANO – Torna la sosta a pagamento sul lungomare di Fano e con essa anche il malcontento. Una scelta inaugurata nell’estate 2021 che aveva creato non poche lamentele sia tra i cittadini che da parte di diverse minoranze che avevano accusato l’amministrazione di voler fare semplicemente cassa.
Una decisione che aveva preoccupato non poco anche i commercianti che temevano che la scelta si traducesse in un deterrente per l’afflusso agli esercizi commerciali e una grave penalizzazione per i residenti. Va detto che, per minimizzare i disagi, la truppa guidata dal sindaco Seri aveva varato per l’estate 2021 una serie di deroghe che avevano permesso a diverse categorie di non subire in maniera massiva il contraccolpo di questa decisione che comunque era in linea con scelte analoghe delle altre città turistiche della riviera.
Dopo la fine dell’estate 2021 diversi cittadini, in principio molto critici su questa scelta, si erano ricreduti, sottolineando i benefici: più ricambio di visitatori e turisti.
Ora che i parcometri sono tornati al Lido ed a Sassonia il fronte del malcontento è tornato alla carica: tra le realtà politiche che meno hanno digerito questo giro di vite sicuramente l’Udc che ha sottolineato come, nel 2021, fossero stati oltre ottocento i cittadini firmatari della petizione lanciata dallo scudo crociato per far sì che la Giunta Seri tornasse sui suoi passi.
«Sono dell’idea che il nostro lungomare, se valorizzato, sarebbe un angolo molto bello ma certe scelte non fanno altro che allontanare i possibili turisti – commenta Polleggioni -. L’Udc resta dell’idea che i parcheggi del lungomare debbano restare liberi, ma se i nostri amministratori non ne possono proprio fare a meno allora propongo di far pagare l’abbonamento agevolato ai turisti. I residenti e i commercianti in quanto tali già pagano le loro previste tasse e trovo assurdo che debbano pagare un abbonamento per un parcheggio auto per andare a casa loro oppure nelle loro attività commerciali».
Non solo critiche ma anche proposte concrete per minimizzare gli eventuali disagi: «L’abbonamento di 30 euro sia per agevolare il parcheggio a coloro che dai comuni limitrofi o da altre regioni come l’Umbria, vengono al mare durante la settimana ed ogni weekend. Perché no? Invece di far pagare ai turisti circa dieci euro, per parcheggiare un giorno, potrebbero pagare un abbonamento che valga tutta la stagione estiva. Questo può essere un modo per attrarre turisti e muovere l’indotto economico delle attività in loco e per tutta la città. Una proposta che non andrebbe a scontrarsi con i turisti alberghieri perché, se non è cambiato nulla, per loro esiste già un accordo stipulato nel 2021 – e conclude con un appello – Sindaco Seri abbia il coraggio di rinunciare a qualche spicciolo per avvicinare i turisti!».
Non meno critici alcuni fanesi intervistati sulla vicenda: «Io rimango dell’idea che sia una scellerata e che va contro l’auspicato rilancio del turismo di questa estate. Proprio perché nelle città vicino la sosta è a pagamento il distinguersi avrebbe potuto significare un valore aggiunto in termini di appetibilità»; c’è anche chi condivide la scelta ma vorrebbe che il nuovo gettito di denaro fosse reinvestito meglio: «Non è tanto la sosta a pagamento che mi scoccia quanto vedere lo stato di degrado di diversi luoghi della città, lungomare compreso: pago volentieri a patto che quei soldi servano per un decoro urbano dignitoso».