FANO – «Il sottosuolo di Fano è una vera e propria groviera ma per quello che riguarda le infiltrazioni d’acqua l’amministrazione deve intervenire in maniera celere». A riferirlo un fanese residente non distante dal tratto di strada in via de’ Borgogelli, nel centro storico, dove nella mattinata del 12 settembre si è aperta una voragine all’altezza del civico 55 che ha reso inagibili tre abitazioni e costretto ad evacuare momentaneamente tre persone. Sul luogo sono intervenuti oltre che i Vigili del Fuoco, anche gli uomini della polizia locale, i tecnici comunali e quelli dell’Aset.
Tra le cause più probabili del crollo ci potrebbero essere proprio le perdite d’acqua. La rottura di una tubatura era stata denunciata dai residenti già nella serata dell’11 settembre: sul posto era intervenuta una squadra di Aset spa che aveva provveduto a riparare il guasto.
«Sappiamo bene quanto il centro storico sorga sulle rovine antiche e che quindi le fondamenta possano essere soggette ad episodi simili però sono mesi che, un po’ in tutta la città, vengono denunciate rotture di tubature e perdite d’acqua che perdurano nel tempo. Prevenirle o intervenire in maniera celere è fondamentale da parte delle istituzioni per salvaguardare cittadini ma anche la nostra città così ricca di storia e bellezza».
Non si tratta comunque di un episodio isolato: nel corso dell’estate le segnalazioni di perdite ed allagamenti di tratti di strade non sono stati rari e, vista la concomitante siccità ed i divieti ad essi correlati, hanno innescato l’indignazione di molti. Va detto che la fragilità del suolo fanese è ben nota ed è riconducibile alla sua nobilissima storia: gallerie, rovine e costruzioni antiche sono comunissime nel sottosuolo cittadino, rendendo le infiltrazioni molto più pericolose rispetto ad altre realtà.