FANO – Il Movimento 5 Stelle di Fano vince un’importante battaglia per quello che riguarda la politica della gestione dei rifiuti. Il Consiglio comunale della città della Fortuna, su proposta del partito pentastellato, ha approvato all’unanimità una mozione che riguarda appunto la questione della gestione dei rifiuti.
Al riguardo, la posizione del M5S è ben nota: i servizi pubblici locali devono essere gestiti dalle pubbliche istituzioni che fanno capo alle comunità locali di riferimento, attraverso aziende speciali o società soggette a controllo analogo.
«Noi crediamo che solo una gestione pubblica possa assicurare la garanzia del rispetto dei criteri ambientali, il giusto dimensionamento degli impianti e significativi introiti a vantaggio dei cittadini» riferiscono i consiglieri Marta Ruggeri, Tommaso Mazzanti e Francesco Panaroni.
La vicenda in questione ha avuto inizio nel luglio 2017 quando la Regione Marche ha duramente respinto il Piano d’Ambito dei rifiuti dell’ATA della Provincia di Pesaro Urbino perché prevedeva il riempimento accelerato delle discariche di Ca’ Lucio di Urbino e Ca’ Asprete di Tavullia e, (indirettamente) quella di Monteschiantello di Fano e perché aveva enormemente sovradimensionato l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico.
«Ci si sarebbe aspettati che di fronte a queste severe reprimende della Regione l’ATA, cioè l’insieme dei sindaci della nostra Provincia – riferiscono gli esponenti di minoranza – avrebbero subito preteso la riscrittura del Piano d’Ambito senza il quale la gestione dei rifiuti è lasciata in balia dei gestori e degli appetiti dei privati».
Una reazione invece che di fatto non c’è stata da parte dei primi cittadini, compreso il Sindaco Seri: «I sindaci, a partire dal nostro che è il secondo per importanza, non solo non hanno mai chiesto la riconvocazione dell’ATA per riscrivere il Piano, ma hanno consentito di continuare a fare ciò che la Regione ha detto non si debba fare. Infatti su indicazione della giunta di Fano ASET ha continuato a riempire la discarica di Monteschiantello di rifiuti provenienti da fuori ambito, tanto che la vita della discarica si è drasticamente ridotta a meno di 7 anni. Inoltre senza Piano d’Ambito approvato, anche il biodigestore anaerobico, essenziale per la corretta gestione dei rifiuti organici nell’ottica dell’economia circolare, rischia di essere realizzato dai privati che ben sanno quali grossi utili economici è in grado di generare».
Ora però grazie anche a questa importante mozione votata ad unanimità la strategia dovrà cambiare: «La mozione approvata impegna il sindaco e la giunta comunale, fino ad oggi e per tre anni inerti, a richiedere immediatamente la convocazione urgente dell’ATA per arrivare ad approvare in tempi brevi il Piano d’Ambito secondo le indicazioni della Regione Marche».
Soddisfazione quindi da parte di Ruggeri, Mazzanti e Panaroni che comunque annunciano che non abbasseranno la guardia sulla questione: «Vigileremo affinchè questo avvenga nel più breve tempo possibile».