PESARO – Femminicidio di Colli al Metauro, incidente probatorio davanti al gip per ascoltare i figli minorenni della coppia. Ezio Di Levrano, 54enne, è accusato del femminicidio di Ana Cristina Duarte Cortesia, moglie 38enne brasiliana. L’uomo aveva accoltellato la moglie all’addome più volte davanti i figli minorenni di 6, 13 e 14 anni.
Il più grande dei fratelli è stato il primo a essere sentito. Secondo le ricostruzioni era stato lui a soccorrere la mamma. Le ha tamponato le ferite, poi è sceso in strada ad attendere i soccorsi, e ha lasciato i fratelli più piccoli, di 6 e 12 anni, a proseguire le cure, che poi si sono rivelate inutili.
I tre figli della coppia erano tutti in casa a Colli al Metauro lo scorso 7 settembre, quando Di Levrano aveva aggredito la moglie. Il 54ennne, autista di scuolabus, è indagato per omicidio volontario, ma la presenza dei minori costituirebbe un’aggravante.
Il gip Giacomo Gasparini ha raccolto le testimonianze dei due fratelli maggiori in forma protetta, così da non poter essere visti dal padre, presente in aula.
L’udienza è durata un paio d’ore. Nei giorni precedenti l’omicidio, la donna aveva raccontato ai Carabinieri di violenze subite dal marito: non lo aveva denunciato, ma era comunque stato attivato il codice rosso.
«I ragazzi purtroppo hanno assistito all’omicidio in diretta – dice l’avvocata della famiglia Duarte, Francesca Conte – hanno confermato tutti gli episodi già raccontati, assistiti da uno psicologo. Il più grande ha cercato di intervenire ma non c’è stato modo di salvarla. La donna aveva già denunciato in Sardegna, poi ritirata. Per fortuna è positivo il loro rendimento scolastico, un indice di ripresa importante».
L’avvocato di Di Levrano, Salvatore Asole, rileva: «I ragazzi non hanno assistito all’azione omicidiaria, sono intervenuti subito dopo, non nel momento delle coltellate. Ci sono indagini in corso sia della procura che difensive. Noi daremo degli spunti. Non è contestata alcuna premeditazione, c’era rabbia in lui per quanto scoperto, ovvero una relazione extra coniugale della donna, dunque un delitto d’impeto. Abbiamo in corso un accertamento tecnico su quanto successo in quei momenti. Ora il padre vuole solo la serenità dei figli».