PESARO – Rubavano attrezzi dai furgoni di aziende, due arresti.
La notte del 5 marzo scorso, a Fermignano, i Carabinieri della Compagnia di Urbino hanno messo le manette per furto aggravato in concorso un 35enne ed un 28enne, di origine campana, con numerosi precedenti specifici.
L’attività di polizia è stata condotta dai militari dell’Aliquota Radiomobile di Urbino. I militari infatti, durante il servizio di controllo del territorio a Fermignano, alle tre circa della notte, si sono accorti che una macchina stava procedendo a fari spenti e con una andatura lenta. Questa circostanza ha fatto insospettire i Carabinieri, che una volta fermato il veicolo, hanno proceduto al controllo degli occupanti del mezzo.
Immediatamente sono state notate delle valigette metalliche nel sedile posteriore contenenti attrezzi da lavoro e, pertanto, una volta chiesta la la provenienza di quel materiale, i due hanno riferito di essere operai in trasferta e di dover eseguire un lavoro, senza saper indicare dove doveva essere effettuato. Queste dichiarazioni poco convincenti e la presenza in quel luogo nel cuore della notte, hanno spinto gli operanti a procedere alla perquisizione del veicolo. All’interno del bagagliaio infatti, sono stati rinvenuti numerosi utensili e attrezzature per lavori edili (tra cui martelli pneumatici, trapani), un personal computer ed altri arnesi. I primi accertamenti hanno permesso di risalire a tre proprietari di altrettanti tre furgoni, i quali erano stati danneggiati per sottrarre gli attrezzi da lavoro.
Una volta arrivate in caserma per sporgere la denuncia del furto, le vittime hanno stimato che il valore della merce sottrattagli e restituita dai Carabinieri, supera i 3.000 euro. Dalla notte di giovedì 5 marzo, il personale dell’Arma sta effettuando ulteriori ricerche per individuare i restanti cittadini che hanno subito furti di questo genere, per poter restituire la restante refurtiva – del valore di circa diecimila euro – che è stata recuperata e sottoposta a sequestro.
Sono in corso indagini per verificare se gli stessi autori di questi furti, siano responsabili della commissione di ulteriori reati predatori sul territorio, avendo avuto presumibilmente la possibilità di utilizzare gli stessi arnesi derubati per accedere e forzare gli ingressi di abitazioni ed aziende locali.
Gli arrestati, giudicati con rito direttissimo al Tribunale di Urbino, sono finiti agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni in Campania.
L’operazione, risultato dell’iniziativa del personale dell’Arma durante un servizio di pattuglia, rientra nel quadro delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio.