Pesaro

Festival del giornalismo culturale di Urbino, come cambia l’informazione nell’era digitale

L’appuntamento si svolgerà dal 5 all’8 ottobre e avrà come tema "Il futuro del giornalismo culturale nell'era degli schermi"

Chiara Biondi e Lella Mazzoli

URBINO – Palazzo Ducale e l’Aula Magna dell’Università di Urbino ‘Carlo Bo’ si preparano ad accogliere l’11ma edizione del Festival del Giornalismo Culturale. Dal 5 all’8 ottobre nella Città patrimonio dell’Unesco si terrà la tre giorni con al centro il tema ‘Leggere per [*] – Il futuro del giornalismo nell’era degli schermi’. L’asterisco serve a declinare l’attività del leggere utile per qualunque mestiere e professione della vita quotidiana. Sarà il pubblico a dargli significato. 

Il Festival è organizzato dall’Istituto per la formazione al giornalismo e dall’Università di Urbino in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche e con il patrocinio della Regione Marche. Un’edizione che spiegherà nel dettaglio i grandi cambiamenti avvenuti nel mondo della lettura, un ribaltamento totale che oggi ci porta a fruire dei contenuti per mezzo degli schermi, tra smartphone, tablet, pc e Smart Tv. Sempre più spesso infatti la formazione e l’informazione passano dalle immagini. Nel corso di questa edizione, come nelle passate, grande attenzione verrà rivolta al mondo dei giovani lettori che sono portati a leggere i libri ‘con le orecchie’ nella modalità podcast. 

Il punto di partenza del Festival del Giornalismo Culturale 2023 sarà rappresentato da una ricerca originale sulla lettura, passando poi a un’analisi dettagliata sul dove e come leggiamo le notizie culturali.

Nella tre giorni di Urbino giornalisti, studiosi e scrittori forniranno delle risposte su tanti temi: Cosa cambia se non si legge più su carta ma su schermo? Quanto tempo si passa su video informativi e cosa si deposita rispetto alla lettura tradizionale? Dove e come si informano i giovani e con quali conseguenze per la loro formazione? Cosa leggono e su quali supporti i giornalisti, i mediatori, cioè coloro che fanno informazione e in particolare informazione culturale? 

«La serie di interrogativi che pone questa edizione del Festival – dichiara l’assessore a Cultura e Istruzione della Regione Marche, Chiara Biondi – permette di riflettere su questioni cruciali del nostro tempo nelle sue repentine trasformazioni che coinvolgono ciascuno di noi e, in particolare, le giovani generazioni. Al centro l’importanza della lettura, in ogni sua forma e con qualsiasi mezzo e la crescita della società grazie alla cultura. La Direzione del Festival riesce a riunire ogni anno esperti, giornalisti, intellettuali, scrittori, intorno a temi destinati a costruire il futuro. Insieme per dibattere e cercare risposte a quesiti e interrogativi decisivi per la costruzione di un’opinione pubblica informata e dotata di spirito critico».     

«L’undicesima edizione del Festival del Giornalismo Culturale – spiega Lella Mazzoli, direttrice del Festival del Giornalismo Culturale – si occuperà della lettura, una nobile attività. Il titolo che abbiamo scelto Leggere per [*] ha un asterisco per indicare che leggere serve a tanto e il nostro invito è di sostituire l’asterisco con quel che più ci piace. Tanti i temi: letteratura, notizie, approfondimenti, serie tv, arte e architettura e molto altro verrà discusso nei tanti panel e lectio, con i numerosi autori (circa 70) che hanno aderito alla iniziativa. In particolare il Festival si occuperà della lettura della generazione Z, alla quale appartengono le ragazze e i ragazzi fra i 14 e i 19 anni. Presenteremo i dati di una ricerca che mette in evidenza che quei ragazzi e ragazze non leggono meno degli adulti, lo fanno però in modo diverso e su device diversi. Leggono su carta e su schermi e usano tanti strumenti a seconda dei contenuti. Amano i booktoker e li riconoscono come ‘consiglieri’ competenti. Molti i dati e le riflessioni su un tema che ci auguriamo possa contribuire a promuovere la lettura, a promuovere la cultura».

Anche quest’anno sono previsti spettacoli, concorsi e letture pubbliche. Il Festival si aprirà nella serata di giovedì 5 ottobre al Cinema Nuova Luce con la presentazione del romanzo di Emanuele Coen ‘La figlia del Vesuvio’. Da venerdì 6 ottobre a Palazzo Ducale si entrerà nel vivo dell’evento con tanti panel di interesse per addetti ai lavori e appassionati, a iniziare dal ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel contesto culturale. Nella serata di venerdì 6 ottobre ci sarà spazio per il Premio Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane mentre sabato 7 ottobre tra i principali appuntamenti quello dal titolo ‘L’informazione e il pensiero critico. La democrazia informata’, con gli interventi di Annalisa Bruchi, Piero Dorfles e Agnese Pini, integrati dalla lectio affidata a Vittorio Emanuele Parsi. Domenica 8 ottobre l’attenzione si sposterà sul ‘fare informazione’ e ‘fare informazione culturale’.

Il programma completo al link: www.festivalgiornalismoculturale.it.

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