Pesaro

Filippetti inaugura il Charlie Hotel a Pesaro: «Crediamo nel turismo della città, ma questo è l’ultimo investimento»

Dopo l'Excelsior e il Nautilus ecco la struttura di viale Trieste. «Un albergo internazionale che offrirà i valori della nostra identità italiana»

Nardo e Marco Filippetti alla presentazione del Charlie Hotel Credits Silvano Spadoni

PESARO – Un investimento da 20 milioni di euro per rimettere a nuovo il Charlie Urban Hotel. Il vecchio Cruiser è stato acquisito e ristrutturato dal gruppo Lindbergh della famiglia Filippetti

L’investimento complessivo, tra acquisizione della struttura e lavori che sono durati sei mesi, si aggira intorno ai 20 milioni di euro per un cantiere che ha coinvolto una trentina di imprese del territorio. Sono per ora oltre 50 i posti di lavoro creati dal nuovo hotel del gruppo che gestisce altre otto strutture ricettive (4 e 5 stelle) in tutta Italia con oltre 3.000 posti letto e 500 addetti. Lo studio sulla progettazione è stato affidato all’architetto Michele Della Chiara mentre l’interior design è stato curato dal professionista Andrea Fogli.

Il Charlie in Pesaro Urban Hotel è un hotel quattro stelle che apre i suoi molteplici e modulari spazi di co-working e co-living a tutti i suoi ospiti e non solo. Al sesto piano si trovano uno splendido locale panoramico ed un’ampia sala convegni con affaccio sul mare, unica in Italia. Un hotel che si rivolge anche e soprattutto alla città e ne amplifica le vibrazioni, per diventare palcoscenico e teatro di arte, musica, cultura e territorio: 117 camere da single room a junior suite. In ogni camera è presente un sistema di ultima generazione che, tramite sensori, rileva la presenza dell’ospite e attiva i meccanismi di automazione per controllare la climatizzazione, le luci e in generale le facilities della camera. In assenza dell’ospite, la camera si spegne e ciò consente di limitare il consumo di energia e il relativo impatto sull’ambiente. Sono cinque le aree meeting dell’hotel, modulabili tra loro, per un totale di 8 sale diverse, alcune con affaccio diretto sul mare. Terrazze e sale per organizzare eventi, party, compleanni e spazi di co-working per lavorare in team, connettersi e inventare. Il design del Charlie si rifà ai nuovi boutique hotel con una forte componente creativa in cui l’ospite possa ritrovarsi. Uno stile elegante ma informale in cui tutti possano sentirsi a proprio agio senza perdere il gusto della bellezza. La hall dell’hotel non è vista solo come un luogo di attesa ma anche come un punto di aggregazione e socialità dove vengono riproposti luci ed arredi domestici. E’ stato inoltre realizzato un sistema di irrigazione del verde con recupero delle acque piovane e tutti gli ambienti sono dotati di illuminazione a led. Sul tetto è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

«Credo nelle potenzialità turistiche di Pesaro – premette il presidente di Lindbergh Hotels Nardo Filippetti – Auspichiamo che Pesaro sappia cogliere al meglio le opportunità offerte da una vetrina internazionale come quella di Pesaro2024. Questo, dopo il Nautilus e l’Excelsior sarà l’ultimo investimento in città. L’obiettivo finale è quello di realizzare un albergo a consumo energetico quasi zero: vogliamo che il Charlie diventi un punto di riferimento non solo per turisti e visitatori ma anche per tutto il nostro territorio. Uno spazio di cultura, arte e socialità. Ma anche del legame che ci unisce a questo territorio dove affondano le radici del nostro gruppo. A Pesaro abbiamo iniziato a fare impresa. Qui è il nostro presente e qui sarà anche il nostro futuro».

«Abbiamo pensato ad un albergo che avesse una linea e uno stile internazionale ma che sapesse offrire i valori della nostra identità – spiega il vicepresidente di Lindbergh Hotels Marco Filippetti –. Quella ‘italianità’ che evidenziamo nel servizio che vogliamo offrire, nello spirito e nell’esperienza che vogliamo ricreare perché ‘l’italianità’ è una parte fondamentale di ciò che siamo e di ciò che vogliamo essere. Il Charlie è un urban hotel che intende posizionarsi sul mercato del business travel e del turismo leisure il cosiddetto bleisure travel. Il nome dell’albergo celebra l’emblema ed il nome originale del nostro gruppo che deriva dall’aviatore statunitense Charles Lindbergh, il primo a compiere la traversata aerea dell’Oceano Atlantico nel 1927. Da Charles a Charlie poi il passaggio è stato quasi naturale per dare un senso di maggiore freschezza e dinamicità».

«Abbiamo mantenuto la disposizione planimetrica della struttura esistente – aggiunge l’architetto Michele Della Chiara – intervenendo soprattutto sull’efficientamento energetico dell’edificio con la sostituzione di tutti gli impianti meccanici con impianti di ultima generazione e dunque a basso consumo energetico».

© riproduzione riservata