Pesaro

Fiume Foglia, Vitri: «Servono interventi per gli argini, aree industriali a rischio»

Un'azienda è stata condannata per aver eretto un parapetto. La consigliera: «Bene i 58 mila euro per il galoppatoio, ma altre zone in difficoltà»

Il fosso Taccone

PESARO – Interventi per gli argini del fiume Foglia, servono risorse.

I titolari di una azienda di Osteria Nuova sono stati condannati per aver costruito un argine in grado di proteggere la propria azienda e quelle vicine dalle esondazioni del Foglia.

Proprio da questo fatto parte la consigliera regionale Micaela Vitri per chiedere «interventi urgenti da parte della Regione per mettere in sicurezza il fiume. La Dem ha presentato un’interrogazione proprio su questa necessità. «Ho chiesto quali interventi di somma urgenza avesse effettuato la Regione dopo le pesanti piogge di 22 e 23 gennaio. Ho apprezzato lo stanziamento di 58.000 euro per rimediare al cedimento dell’argine di circa 10 metri nell’area dell’ex Galoppatoio, zona della sede delle Giacche Verdi di Pesaro, nei pressi del casello autostradale. Allo stesso tempo però mi pare evidente ci siano anche altre zone in difficoltà e il caso delle aziende di Osteria Nuova ne è un esempio. Occorre avviare progetti strutturali come sta avvenendo a Pesaro, per proteggere le zone industriali anche di Montelabbate e Vallefoglia, per cui il Comune ha presentato già le richieste. Quindi è necessario che ora la giunta Acquaroli preveda risorse adeguate per un’area di laminazione degli argini nel punto di confluenza tra l’Apsa e il Foglia vicino alla frazione Apsella. Inoltre altra priorità è il completamento dell’intervento su Fosso Taccone, l’affluente del Foglia che scorre anche nel Comune di Tavullia».

Riguardo a quest’ultimo, il Governo Draghi aveva già stanziato 900.000 euro per il primo stralcio a Montecchio, che il Comune ha affidato al Consorzio di Bonifica, ma il progetto complessivo prevede un preventivo di 3.000.000 di euro. «Risulta quindi indispensabile ora che la Regione si impegni per ottenere i 2.100.000 di euro restanti. Se il Fosso Taccone dovesse malauguratamente esondare rischierebbe di impattare sul lago Ceccolini e quindi di travolgere tutte le aziende situate ai piedi della collina. Le vicende del settembre 15/16 settembre 2022, che hanno causato danni e morti, e quelle meno gravi del 22 e 23 gennaio 2023- conclude Vitri- impongono responsabilità per politiche finalizzate alla pulizia e alla manutenzione dei corsi d’acqua e al consolidamento del terreno».