Pesaro

Fondazione Pescheria, Perricci: «Inconferibilità di incarichi, ora andiamo a fondo sul possibile danno erariale»

L'avvocata e presidente di EvolviAmo: «Grazie alle mie denunce la pronuncia dell'Anti Corruzione. Conseguenze politiche e non solo»

La Fondazione Pescheria di Pesaro

PESARO -Delibera Anac e Fondazione Pescheria, Pia Perricci ci mette il carico. L’ex candidata sindaco e presidente di EvolviAmo vuole andare fino in fondo rispetto alla questione dell’inconferibilità degli incarichi assunti dal vicesindaco Vimini. L’assessore ha presentato invece un’altra realtà, quella dove la norma sarebbe stata superata e non sarebbe stato incompatibile.

L’avvocatessa Pia Perricci

Perricci ripercorre le segnalazioni da lei inviate ad Anac, ribadendo che la delibera 119 del 26 marzo 2025 dell’Anac risponde alle sue denunce. Quella del 2 agosto ’24, contro Fondazione Pescheria; 20 agosto ’24, contro l’allora segretario generale del Comune Valter Chianese; 26 settembre ’24, ancora contro Vimini ma sul versante Rof.

«Tutte le denunce sono sui doppi ruoli di controllore e controllato, sulla gestione di fondi, che nel caso di Pesaro Capitale hanno superato i 4 milioni, tutte inviate anche a Prefetto, Procura e Corte dei conti, ognuna per ogni profilo legale che la vicenda in sé conteneva. Ho ricevuto una Pec da Anac l’altro ieri che esplicitamente rispondeva alle mie richieste evidenziando che ci sono altri procedimenti che non sono stati archiviati. Questa è la risposta alle mie denunce».

L’Anac si è espressa e Perricci commenta: «L’inconferibilità è più grave della incompatibilità perché quest’ultima sopravviene, mentre l’inconferibilità è all’origine della nomina. Tutte le nomine sono state effettuate quando era sindaco Matteo Ricci. Ma la normativa era chiara e, a meno che non fosse un veggente, Vimini non poteva sapere che sarebbe stata varata una norma più favorevole a questa procedura di nomine; quindi, la normativa del 2013 andava applicata».

«L’Anac ha sancito che la Fondazione Pescheria è un ente privato a partecipazione pubblica – fa notare – di conseguenza c’è anche la problematica del danno erariale».