PESARO – Si va avanti a colpi di carte bollate e di polemiche. L’ex candidato sindaco Pia Perricci risponde all’ex sindaco Matteo Ricci che l’ha querelata per aver leso la sua onorabilità. E chiede il commissariamento della Fondazione Pescheria.
Il caso riguarda gli affidamenti diretti a Opera Maestra e Stella Polare che hanno il valore di oltre mezzo milione di euro. Il Consiglio Comunale ha bocciato la richiesta dell’opposizione di istituire una commissione di Inchiesta e il sindaco ha sottolineato che del caso si sta occupando la magistratura, massima forma di garanzia.
L’ex sindaco ha querelato per diffamazione Perricci. «Non mi ha sorpresa – spiega Perricci – anzi mi aspettavo una contro mossa anche se il post non contiene assolutamente nulla di diffamatorio, ma semplicemente riassume i fatti. E’ un dato di fatto che Ricci è sempre stato favorevole all’abolizione del reato di abuso di ufficio e che goda dell’immunità parlamentare. Quindi dov’è la diffamazione? Io piuttosto vedo un tentativo di intimidazione nei miei confronti, per le azioni che sto mettendo in essere per la difesa della trasparenza amministrativa e dei Pesaresi. Lo scandalo che vede coinvolta Pesaro in questi giorni, si è consumato sotto la sua legislazione in cui era responsabile dell’amministrazione del comune. Dovrebbe attivarsi per ricordare bene gli eventi ed aiutare la procura a fare chiarezza».
Poi la questione Fondazione Pescheria che in passato ha dato un affidamento diretto a Opera Maestra.
Perricci parte dalla delibera di Giunta dell’agosto 2022 in cui Il Comune affidava alla Fondazione la gestione integrata e coordinata di tutto il programma culturale relativo al riconoscimento di Pesaro capitale italiana della cultura 2024. Poi l’affondo «sull’obbligatorietà del rispetto degli adempimenti di trasparenza. Il sito della Fondazione Pescheria, contrariamente a quanto previsto dalla normativa sopra richiamata non rispetta assolutamente i requisiti richiesti. All’interno del sito non si trova né l’atto costitutivo; lo statuto; i bilanci. Oltre alla trasparenza propria delle pubbliche amministrazioni e degli enti in controllo pubblico, obblighi specifici e a se stanti di pubblicazione, riguardano il piano anticorruzione, le sue procedure di affidamento dei servizi nonché le specifiche relazioni del RPCT, da cui si può verificare come vengono gestiti i soldi pubblici». Perricci ha inviato l’esposto al Ministro per la Cultura, al segretario Mic per le Marche, al Prefetto, Anac, Corte dei Conti.
«Senza aver adempiuto alle più elementari regole di trasparenza e senza aver predisposto procedure di affidamento dei servizi e della gestione finanziaria, che prevedano anche minimi presidi di controllo, in buona sostanza un sistema di prevenzione della corruzione, si ritiene che sia assolutamente inevitabile e necessario disporne il suo immediato commissariamento». Infine una anticipazione: «Mi sto apprestando a depositare ulteriore documentazione in GdF per quanto riguarda il Palio dei Bracieri».