PESARO – Fondi pubblici alle associazioni, niente commissione di inchiesta e l’opposizione sbotta.
«Dopo più di una settimana di assordante silenzio il capogruppo del PD in Consiglio comunale Marco Perugini
interviene sulla vicenda degli affidamenti diretti alle Associazioni Opera Maestra e Stella Polare (siamo arrivati per ora a 419.243,3 euro riscontrati) e lo fa in modo palesemente contradditorio: da una parte ritiene che va
fatta chiarezza su quanto è successo, dall’altra dice no alla richiesta di istituzione di una Commissione di
inchiesta. E’ veramente paradossale al punto di rasentare il ridicolo che il capogruppo PD Perugini richieda di fare
chiarezza quando è stato il suo partito e chi governa da sempre questa città ad elargire questi finanziamenti ad
associazioni culturali, senza dipendenti, con volontari non pagati, esenti dal DURC e e non iscritte al RUNTS!
Oltretutto il capogruppo del PD, che nel corso della trascorsa legislatura rivestiva il ruolo di Presidente del
Consiglio comunale, chiedendo di fare chiarezza confessa limpidamente che c’è qualcosa che non va e che i
dati sinora emersi sulla vicenda confermano i dubbi e le preoccupazioni da noi sollevate».
I gruppi consiliari di centrodestra rimarcano: «In un momento in cui la trasparenza e l’onestà dovrebbero essere al centro della nostra agenda politica, la negazione di un tale strumento rappresenta un grave passo indietro per la nostra democrazia. Opporsi a una commissione d’inchiesta invia un messaggio chiaro: che non abbiamo nulla da guadagnare dalla verità, che preferiamo l’opacità alla chiarezza, che il nostro interesse primario non è il bene comune, ma la protezione dei nostri stessi interessi. È un messaggio che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e alimenta il cinismo e la sfiducia nella politica. La creazione di una commissione d’inchiesta non è una caccia alle streghe. Non si tratta di un atto di persecuzione, ma di uno strumento di giustizia. È un processo attraverso il quale possiamo affrontare le problematiche in modo obiettivo e sistematico, portando alla luce le verità che potrebbero altrimenti rimanere nascoste. Rifiutare questo processo significa privarci di un’occasione per migliorare, per correggere gli errori e per costruire una società più giusta e trasparente. Quasi tutti gli attuali Assessori erano nella Giunta della precedente amministrazione: è forse questo il motivo per il quale il PD dice no alla Commissione di inchiesta: opporsi a una commissione d’inchiesta non serve a nessuno se non a coloro che hanno qualcosa da nascondere. I cittadini hanno il diritto di sapere come sono spesi i loro soldi. Infine, nonostante la nostra richiesta di accesso atti relativa alle attività delle associazioni Opera Maestra e Stella Polare, è gravissimo che non abbiamo avuto alcun riscontro».