Pesaro

Fossombrone, due nuovi laureati in carcere. «È una grande soddisfazione»

La coordinatrice del polo universitario penitenziario Daniela Pajari: «Un traguardo segno di tenacia e impegno»

Il carcere di Fossombrone, foto da Google

FOSSOMBRONE – Due nuovi laureati alla Casa di Reclusione di Fossombrone, sono studenti del Polo universitario Penitenziario Regionale attivato dal 2015 e che vede a oggi iscritti 20 studenti a 10 corsi di laurea differenti.

A poco più di un anno dal primo laureato, altri due studenti hanno concluso il percorso triennale dell’Università di Urbino, conseguendo, con 110 e lode, il titolo in Informazione Media Pubblicità.

«Conseguire una tesi in carcere è una tripla vittoria – ha detto uno dei laureati – per le istituzioni coinvolte, per la cultura, per il detenuto e per il suo gruppo familiare».

La commissione di laurea presieduta dalla professoressa Gea Ducci e dai docenti Anna Tonelli, Lorenzo Giannini, Guido Capanna Piscé, Carlo Magnani e Franco Elisei, ha ascoltato la discussione delle due tesi dal titolo: “La marca: un sogno per dare un senso” e “Un maestro di giornalismo nel mondo del calcio: Giovanni Luigi Brera”.

La seduta di tesi ha risentito del periodo di emergenza in corso e si è svolta in modalità online nella biblioteca del carcere, alla presenza della Tutor del Polo, Vittoria Terni de Gregory, dell’educatrice Angela Rutigliano e del personale della Polizia Penitenziaria.

La coordinatrice Daniela Pajardi

Docenti e collaboratrici del Polo hanno fatto comunque sentire il loro sostegno ai laureandi assistendo in remoto alla discussione: tra di loro la Coordinatrice del Polo, professoressa Daniela Pajardi, i docenti Rowena Coles, Paolo Stauder, Massimo Russo, e le collaboratrici che hanno lavorato in questi anni nel servizio di tutorato Silvia Lecce, Mara Cirimbilli e Viola Ceregini. Anche i familiari hanno potuto collegarsi e seguire i laureandi in questo momento così importante, che ha un così profondo significato di cambiamento e di impegno.

«Questo progetto si conferma di grande valore – ha affermato la professoressa Tonelli – che va avanti grazie ad un lavoro reciproco tra l’impegno degli studenti e la collaborazione dei docenti, delle tutor, della Direzione, dell’Area Trattamentale e della Comandante del carcere. I due laureati di oggi, tra i primi ad essersi iscritti al Polo Universitario, hanno mostrato grande forza e tenacia fino a raggiungere questo traguardo».

Come sottolinea la professoressa Pajardi, «si tratta di un traguardo culturale ma soprattutto personale, visto che loro, come molti detenuti hanno proprio iniziato a studiare in carcere, alcuni dalle medie altri dalle superiori. Lo studio universitario è vissuto spesso come qualcosa di troppo complesso e difficile, mentre con l’impegno e il supporto, ma soprattutto con una grande motivazione a mettersi in gioco, sono riusciti a concludere il percorso e già sono orientati a proseguire con la magistrale».

Dopo la proclamazione, i neodottori hanno voluto ringraziare chi li sostenuti in questo percorso e le loro parole sono state di sincera e commossa gratitudine per chi ha creduto in loro e li ha incontrati come persone e come studenti a prescindere dalle sbarre alle finestre dell’aula del Polo in carcere.