Pesaro

Frontone, daino intrappolato in una rete sul Catria: liberato dai Vigili del fuoco

A dare l'allarme il fotografo Dino Ruzziconi. Polemiche sulla presenza fuori stagione della barriere dell'impianto sciistico

Il daino intrappolato (Foto DINO RUZZICONI)
Il daino intrappolato (Foto DINO RUZZICONI)

FRONTONE – Brutta disavventura a lieto fine per un daino rimasto intrappolato nelle barriere degli impianti da sci presenti sul Monte Catria. La rete in questione si trova nell’area della nuova seggiovia Travarco.

Il daino intrappolato sul Catria (FOTO DINO RUZZICONI)

A dare l’allarme è stato il fotografo sassoferratese Dino Ruzziconi: «Questa mattina (ndr: 25 agosto) stavo camminando sul monte Catria quando ho visto un daino impigliato in una rete che si dimenava per liberarsi. Ho atteso che si calmasse e cercando di tranquillizzarlo mi sono avvicinato, non essendoci nessuno, lentamente ho iniziato a liberarlo: prima una zampa poi le altre, quindi il muso, rimanevano i corni molto intrecciati nelle corde, con pazienza ho liberato un corno ma d’improvviso, forse sentendosi libero, ha fatto uno scatto ma in direzione della rete e in un attimo era più intrecciato che mai. A quel punto ho capito che era troppo rischioso ritentare, ho chiamato l’emergenza, sono intervenuti i vigili del fuoco di Cagli».

Sul posto è intervenuta una squadra del distaccamento di Cagli che in pochi minuti ha liberato l’ungulato che si è allontanato velocemente in buona salute. Le foto condivise sui social dal fotografo sono divenite ben presto virali innescando il dibattito sulla presenza fuori stagione della barriere: “In diversi si sono chiesti come mai le reti non vengano tolte quando gli impianti sono chiusi: «Bisogna dire che certe cose capitano per negligenza e incapacità di gestione delle strutture, in Trentino le reti di sicurezza delle piste da sci, a fine stagione vengono tolte o arrotolate, salvo pochi casi e vicino a aree abitate, baite ecc… per evitare che si rovinano e soprattutto per evitare simili incidenti…»

FOTO TRATTE DAL PROFILO FACEBOOK di DINO RUZZICONO