Pesaro

Fugge in Spagna con un documento falso, arrestato 33enne fanese: deve scontare oltre 9 anni di carcere

Il giovane si era reso irreperibile da febbraio 2022: in manette per reati compiuti dal 2008 al 2016 tra cui rapina aggravata in concorso, lesioni dolose aggravate, porto abusivo di arma e produzione, vendita e spaccio di sostanze stupefacenti

FANO – Era fuggito in Spagna per sfuggire alla giustizia italiana ma il braccio della legge lo ha raggiunto anche all’estero. Il 1° giugno, presso lo scalo aereo Internazionale di Fiumicino, la Polizia di Frontiera ha dato esecuzione a un provvedimento di carcerazione nei confronti di un uomo di 33 anni, dimorante a Fano, in relazione a varie condanne definitive per rapina aggravata in concorso, lesioni dolose aggravate, porto abusivo di arma e produzione, vendita e spaccio di sostanze stupefacenti, commesse a Pesaro e Fano tra il 2008 e il 2016.

Il soggetto era coinvolto in una vasta operazione antidroga denominata “PITBULL”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Urbino e condotta dai Carabinieri, nonché in successive inchieste giudiziarie connesse nelle quali gli stessi indagati si erano resi responsabili di azioni intimidatorie nei confronti di alcuni loro debitori di somme denaro per l’acquisto della droga, commesse anche con l’uso di armi. A seguito di ciò l’A.G. aveva emesso diverse sentenze di condanna che, una volta divenute definitive, sono state cumulate per un complessivo di 9 anni, 3 mesi e 12 giorni di reclusione a carico del 33enne.

L’arresto, dunque, scaturisce da una serrata attività investigativa condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Pesaro e Urbino per la cattura del soggetto che, sin dal febbraio del 2022, si era sottratto all’esecuzione del provvedimento restrittivo, rendendosi irreperibile.

Le indagini dei Carabinieri hanno infatti consentito di localizzare il catturando in territorio spagnolo, dove si era rifugiato all’indomani dell’emissione del provvedimento restrittivo, utilizzando un documento riportante le generalità di un’altra persona. Sulla base delle indagini compiute, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un mandato di arresto europeo e disposto le ricerche del soggetto in ambito internazionale. Le conseguenti collaborazioni investigative in ambito Schengen, favorite dai competenti organi nazionali di collegamento, hanno permesso la cattura del latitante nella città di Barcellona, lo scorso 6 aprile, a cura della polizia spagnola.

Il primo giugno, infine, a coronamento di una proficua collaborazione giudiziaria in ambito europeo, il condannato è stato definitivamente estradato e consegnato alle autorità nazionali. Dopo le previste formalità, il soggetto è stato condotto presso la casa circondariale di Viterbo, dove vi rimarrà ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per scontare la pena inflittagli.