PESARO – Ancora polemiche sulla revoca del project financing per l’ospedale di Pesaro. A intervenire ora è la segretaria provinciale Pd Rosetta Fulvi. «La Federazione provinciale PD di Pesaro e Urbino esprime sconcerto e preoccupazione per il trattamento penalizzante che la giunta Acquaroli sta riservando alla Provincia di Pesaro e Urbino e per la mancanza di visione. Il termine “penalizzante” in realtà è una valutazione gentile delle decisioni prese dalla destra che governa la Regione sulla sanità provinciale. Dopo oltre un anno dall’insediamento, dopo annunci contraddittori tra l’assessore alla Sanità Saltamartini e l’assessore all’Edilizia Ospedaliera Baldelli, dopo la distruzione del progetto dell’Ospedale Nuovo dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, dopo l’incertezza che è stata fatta respirare al mondo professionale sanitario ecco che la montagna, per così dire, ha partorito il topolino con la revoca del project financing. Nulla ha a che vedere con l’interesse dei cittadini ma solo con mere valutazioni politiche».
E prosegue: «Un grande errore di cui la destra regionale e quella locale porteranno la responsabilità: la distruzione di un ospedale nuovo di qualità e con funzioni di secondo livello, frutto della collaborazione tra Fano e Pesaro, di riferimento per tutto il territorio provinciale e a rafforzamento degli ospedali di Urbino e Pergola, nonché delle Case della salute del territorio. Il risultato sotto gli occhi di tutti è il declassamento attraverso la drammatica riduzione di posti letto (da 600 circa a 400), la perdita della capacità attrattiva di nuove importanti professionalità e la difficoltà a trattenere quelle già presenti, il tentativo di dividere le comunità e distruggere la coesione trasformando il progetto dell’Ospedale Nuovo Fano Pesaro dell’Azienda Marche Nord con vocazione di secondo livello in Ospedale di Pesaro di primo livello».
Fulvi chiede: «Quindi quale sarà la nuova modalità di appalto e quale la copertura finanziaria? La Federazione provinciale PD esprime disappunto anche sulla volontà della Giunta regionale di non confermare Muraglia come sito per l’Ospedale di Pesaro. Coerentemente con le scelte scellerate proposte sino ad oggi dalla giunta Acquaroli è ovvio che allontanare il nuovo l’Ospedale di Pesaro da Fano diventa un obiettivo di penalizzazione, così come pensare a Case Bruciate come sito a 45 Km da Urbino significherebbe un ridimensionamento del presidio dell’entroterra. Piuttosto stupisce una discussione tutta incentrata sui contenitori e non sui contenuti. Quale organizzazione sanitaria la Giunta Acquaroli vuole declinare sulla provincia di Pesaro e Urbino? È vero che Acquaroli vuole mettere una pietra tombale sull’Azienda Ospedaliera Marche Nord? Quali specializzazioni avrà il nuovo Ospedale di Pesaro e quali perderà rispetto ad oggi? Cosa succederà all’Ospedale di Fano e quali specializzazioni avrà? Perché il Presidente Acquaroli non dice come intende potenziare gli ospedali dell’entroterra e riaprire i Pronto Soccorso nelle aree interne mantenendo, così, le promesse fatte in campagna elettorale?»