PESARO – Cani, bollette e scommesse. Apparentemente parole senza senso. Ma era un linguaggio in codice per indicare le droghe e le pezzature.
I Carabinieri della stazione di Gabicce dopo una serie di indagini supportate anche dalla tecnologia hanno arrestato un 38enne napoletano. L’uomo era al finito al centro dei sospetti dei militari dopo aver fermato un ragazzo che usciva dalla casa del 38enne con della marijuana. Inizialmente la casa era la sua base logistica per lo spaccio di hashish, marijuana e cocaina. I militari così hanno posto sotto intercettazione il suo telefono e proprio il caso del ragazzo fermato con la droga è finito nelle trascrizioni dei tabulati.
Il trentottenne ha detto a un cliente che il ragazzo si è fatto fermare con due sigarette. Di qui una serie di accorgimenti per consegnare le droghe. Non più a solo a Gabicce ma in luoghi affollati come piazze e mercati di Cattolica. Nelle intercettazioni emergono diversi modi di chiamare le sostanze stupefacenti. Con bollette e scommesse si identificavano la marijuana e l’hashish. Mentre con San Bernardo e Pitbull la cocaina. I cani erano anche un metodo per capire le richieste dei clienti. Un bel cane bianco era la cocaina mentre un pitbull marrone l’hashish.
I carabinieri hanno documentato almeno 40 cessioni di droghe in un periodo di 3 mesi. Costruito il fascicolo il gip ha disposto l’ordine di custodia cautelare per il trentottenne che è stato arrestato e ora è ai domiciliari.
Altro caso di spaccio di sostanze stupefacenti quello di un domenicano di 29 anni che era già finito ai domiciliari per lo smercio di marijuana a Borgo Santa Maria. La misura è diventata più leggera con l’obbligo di firma ma il giovane diverse volte è mancato all’appello finché un mese fa è stato arrestato con 3 kg di marijuana a Faenza. Ieri un nuovo provvedimento con gli arresti domiciliari per il ragazzo dato che la Corte di Appello di Roma ha messo in fila gli episodi pesaresi e quelli di Faenza.