Pesaro

Galleria della Guinza, Confindustria: «Si faccia presto, Pesaro ha perso competitività»

Il presidente degli industriali Mauro Papalini sottolinea l'importanza del tratto di strada, dopo le dichiarazioni sulla possibile riapertura del sottosegretario Morani

La galleria della Guinza
La galleria della Guinza

PESARO – Una incompiuta che blocca i trasporti, l’economia e gli investimenti. Parliamo della galleria della Guinza, un tratto di quasi 6 chilometri nell’Appennino umbro-marchigiano, tra Mercatello sul Metauro e San Giustino, che è stato iniziato negli anni ’90 e terminato nel 2004 per il primo tubo. Il secondo non è mai partito. Senza manutenzione, le pareti risultano deteriorate e intrise di infiltrazioni d’acqua.
In questi giorni sembra essere tornata tra le opere cantierabili. Ma di annunci ne sono stati fatti tanti negli anni. Un’opera che fa parte della Fano-Grosseto, la strada dei due mari mai realizzata.

Fatto sta che il presidente degli industriali pesaresi Mauro Papalini ha commentato le dichiarazioni della sottosegretaria Alessia Morani e il suo impegno diretto perché possa essere risolta una delle questioni più complesse e insolute sul tema delle infrastrutture delle Marche.

La sottosegretaria aveva avuto una interlocuzione con Anas, a cui è stata chiesta una risposta definitiva sull’infrastruttura. Anas si sarebbe impegnata ad aprire la galleria.

«La possibilità concreta che si possa riprendere la viabilità all’interno della galleria della Guinza è una buona notizia per tutta la provincia di Pesaro Urbino – ha aggiunto Papalini – . Sulla Guinza la posizione di Confindustria è chiara e non cambierà. Vogliamo che il percorso venga velocemente riattivato. Preferiamo avere una soluzione, anche se non quella ideale, ma guai a restare ancora fermi. Mi auguro che questa possa essere la volta buona, perché le imprese dell’area appenninica sono da anni penalizzate e le deviazioni rappresentano un aggravio pesantissimo dei costi finali».

Il presidente ha anche ricordato che la questione della riapertura della Guinza «è una delle priorità che si è dato il G10», il gruppo che mette insieme le associazioni di rappresentanza del sistema economico della provincia di Pesaro Urbino.

Secondo Papalini, infine, «la riapertura della Guinza darebbe ossigeno al territorio appenninico che in questi anni si è impoverito, ha assistito alla perdita di competitività delle sue aziende e ha assoluta necessità di collegamenti per evitare lo spopolamento qualora dovesse continuare quell’isolamento infrastrutturale che va avanti già da diversi anni, rendendo i propri competitor sempre più lontani».