PESARO – La Commissione Europea ha ufficialmente risposto alla denuncia presentata da EveryOne Group e dal Comitato “Pesaro: NO GNL” contro il progetto di impianto di liquefazione di gas naturale liquefatto (GNL) previsto nell’area Tombaccia, a Pesaro. La denuncia, protocollata con il numero 84286, è stata inoltrata alla Commissione Europea per segnalare “gravi violazioni delle normative europee in materia di sicurezza industriale, salute pubblica e ambiente”.
Il tema è l’ipotesi impianto liquefazione del gas. Il caso è balzato recentemente alle cronache scatenando reazioni delle associazioni e della politica. Non solo l’esposto, ma anche il ricorso al Tar. Infine la denuncia alla commissione europea e la segnalazione alla presidenza della repubblica.
Roberto Malini, tra i promotori della denuncia per EveryOneGroup sottolinea: «L’autorizzazione ministeriale al progetto GNL rilasciata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con parere VIA positivo, è stata contestata anche per la mancata considerazione degli impatti ambientali legati all’intero processo di liquefazione, stoccaggio e trasporto del gas naturale. La denuncia include riferimenti alla pericolosità del progetto per la popolazione di Pesaro, considerando la vicinanza dell’impianto a meno di un chilometro dal centro storico e a soli 120 metri dalle prime abitazioni. E in un terreno a rischio idrogeologico. In una lettera ufficiale inviata da CINEA (European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency) e dalla Direzione Generale per l’Ambiente della Commissione Europea, le istituzioni comunitarie hanno confermato di aver ricevuto la denuncia e di averla inserita nel sistema di monitoraggio delle possibili violazioni delle normative UE. La Commissione ha comunicato che analizzerà attentamente la questione e valuterà l’eventuale apertura di una procedura di infrazione contro lo Stato italiano, qualora venissero accertate irregolarità nella concessione dell’autorizzazione ministeriale».
Malini fa sapere: «L’avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea potrebbe avere effetti significativi sul progetto GNL di Pesaro. Sarebbe un chiaro segnale che le istituzioni europee intendono tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente, anche contro decisioni nazionali errate e pericolose. Da anni lavoriamo in collaborazione con la Commissione Europea su questioni ambientali e di diritti umani. Anche questa volta, confidiamo che venga riconosciuta l’illegittimità del progetto di Pesaro e che venga fermato prima che sia troppo tardi. Intanto, è attesa a giorni la presentazione al Consiglio di Stato, a Roma, del Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, effettuato dall’Associazione “Iniziativa per l’Europa e per l’Ambiente” con ll supporto del comitato “Pesaro: NO GNL”. Il ricorso impugnativo è sottoscritto e seguito dall’avvocato Andrea Filippini. Continueremo a raccogliere firme e supporto per la causa, con l’intento di fermare un progetto che, secondo esperti e ambientalisti, rappresenta una minaccia inaccettabile per la città e i suoi abitanti».