PESARO – Gestione dei pazienti covid, la consigliera Marta Ruggeri, capogruppo M5S, denuncia: «Nella provincia di Pesaro e Urbino compressione del diritto alla salute per chi soffre di altre patologie».
Ruggeri ha rilanciato in consiglio regionale il grido d’allarme per la situazione critica nella provincia di Pesaro e Urbino, dove ospedali di Marche Nord e strutture territoriali assistono gran parte dei pazienti marchigiani (il 43 per cento) affetti da Covid.
«Questa stessa pressione – ha detto Ruggeri – rallenta visite mediche, diagnosi, terapie tempestive e interventi chirurgici riguardanti le altre patologie. Allora esigo coerenza nelle scelte della giunta regionale, visto che l’assessore Filippo Saltamartini non considera al momento la proposta di riaprire il centro Covid a Civitanora, fatta per redistribuire meglio i carichi di lavoro, perché ne risulterebbe compromessa l’attività ordinaria dell’Area Vasta 3. Ciò che vale per la provincia di Macerata, deve valere anche per le altre province, di Pesaro e Urbino compresa».
L’assessore regionale Saltamartini ha risposto stamane all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla capogruppo Ruggeri e dalla consigliera Simona Lupini, anche lei di M5S, spiegando che la Regione intende lasciare inalterata l’attuale gestione dei pazienti Covid e che si riserva ulteriori valutazioni una volta raggiunto il picco della quarta ondata, atteso «fra la prossima settimana e la successiva». Si prevede che saranno occupati 80-83 posti letto di terapia intensiva (ora sono 64 su 256) e a quel punto sarebbe valutata l’opportunità di riaprire la struttura a Civitanova.
«Il riequilibrio nella gestione dei pazienti Covid – ha concluso Ruggeri – è un risultato da conseguire subito. Non è più il tempo del faremo, faremo, faremo, la campagna elettorale è finita da un pezzo».