TERRE ROVERESCHE – È stata fissata per lunedì 13 giugno l’autopsia di Giannina Fucili, la 67enne trovata senza vita nella sua abitazione nella tarda serata del 10 giugno. Un ritrovamento che, oltre ad essere comprensibilmente drammatico, è stato, soprattutto nelle prime ore, avvolto nel mistero: intorno al corpo erano infatti presenti abbondanti chiazze di sangue e liquido biologico tanto da non fare escludere l’ipotesi di una morte violenta.
Il corpo sarebbe stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione: si ipotizza che il decesso risalga almeno a 48 ore prima; impossibile al momento per il medico legale risalire alle ragioni del decesso anche se la morte per cause naturali inizia ad essere sempre quella più probabile.
Il compagno della donna, Antonio Pazzaglia, 80enne che veniva accudito dalla stessa, è stato rintracciato in uno stato di choc nell’appartamento al piano di sopra dell’abitazione che la coppia condivideva nel centro di Barchi.
L’anziano, non più del tutto autosufficiente, da due giorni non riusciva a chiedere aiuto avendo compreso che qualcosa era accaduto visto che la compagna non lo raggiungeva. Ascoltato dai carabinieri, ma in evidente stato di choc, non è stato in grado di fornire elementi utili per chiarire quanto accaduto. L’uomo si troverebbe ricoverato all’ospedale di Fano: per lui nessuna misura cautelare.