PESARO-URBINO – Nelle giornate del 26 e 27 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, un appuntamento prezioso da non perdere per visitare quei luoghi d’interesse culturale, di solito interdetti al pubblico. Solo nelle Marche sono presenti ben 65 siti (ma sono oltre 700 su scala nazionale) che aprono i battenti alla popolazione solo in queste date speciali.
«Un’occasione che mai come quest’anno – commenta Alessandra Stipa, presidente Fai Marche – vuole rappresentare un allentamento della tensione accumulata nei due lunghi anni di pandemia, sfociati in un’altra dolorosa guerra in territorio europeo, dopo le tensioni balcaniche del secolo scorso».
Per quello che riguarda la provincia di Pesaro–Urbino sono tanti i gioielli architettonici da non perdere: per gli appassionati del verde l’Orto Botanico di Urbino, Villa Severi di Pesaro dell’omonima imprenditrice scomparsa nel 2019, che la progettò nel 1962 arricchendola di una preziosa collezione d’arte. Se si preferiscono le fortificazioni militari allora non perdetevi la Rocca del Duca di Cagli o, ancora, il borgo di Montefabbri di Vallefoglia.