Pesaro

I giovani si mettono in gioco: Comune di Fano e Ats 6 insieme per un’esperienza formativa

Ben 150 ragazzi, di età fra i 16 e i 21 anni, per 4 settimane del mese di luglio hanno scelto di partecipare attivamente alla vita comunitaria mettendosi a disposizione della collettività

I giovani si mettono in gioco: Comune di Fano e Ats 6 insieme per un’esperienza formativa
I giovani si mettono in gioco: Comune di Fano e Ats 6 insieme per un’esperienza formativa

FANO – Lo stereotipo imperante vuole che i giovani di oggi non hanno voglia di faticare. A dimostrare la vacuità di questo luogo comune ci sono i molti giovani residenti a Fano e Ats 6 che hanno deciso di trascorrere un’estate diversa, impiegando una parte del proprio tempo a occuparsi del territorio.

Nello specifico si tratta di 40 i ragazzi, di cui 110 per tutto l’Ambito Territoriale 6, di età fra i 16 ed i 21 anni, che per 4 settimane del mese di luglio hanno scelto di partecipare attivamente alla vita comunitaria aderendo a ‘Ci sto? Affare fatica!’.

Questo progetto estivo di cittadinanza attiva giovanile, finanziato dalla Regione Marche e coordinato da CSV Marche ETS, vede impegnati i giovani in attività di decoro urbano e di cura di spazi pubblici, per rendere migliori i luoghi dove vivono, stando insieme e valorizzando al meglio il tempo estivo e fare un’esperienza di scambio anche in un’ottica intergenerazionale.

Ad accompagnare i ragazzi ci sono tutor, di età compresa tra i 22 e i 35 anni che coordinano le squadre di giovani e, quest’anno, anche volontari “maestri d’arte”, chiamati handyman, per trasmettere loro le competenze tecniche e artigianali necessarie. A Fano hanno dato la loro disponibilità il progetto “Old but Gold” coi circoli anziani, l’AUSER e la Caritas.

Il programma prevede che da lunedì 3 luglio a venerdì 7 luglio una parte dei ragazzi realizzerà un murales nei locali di ingresso dell’Ambito Sociale a S. Orso.

Un’altra squadra invece si occuperà di ridare vita ai cancelli della scuola “Il Giardino dei Colori” al Poderino, intervenendo anche nella scuola materna “Collodi” a Gimarra.

Nella settimana che va dall’11 al 14 luglio un gruppo si dedicherà alla pulizia e al recupero delle panchine all’interno dei Giardini Radicioni, mentre l’altra squadra provvederà a ritinteggiare le ringhiere della Scuola materna Collodi a Gimarra. Successivamente, sono in programma attività di ripulitura e ritinteggiatura nella sede dell’associazione Il Ridosso, piccoli lavori di recupero a Casa Cecchi, poi altri in zona mare e infine alla Rocca Malatestiana. In questo luogo aperto e suggestivo si terrà poi il momento finale dove tutti i partecipanti si ritroveranno per condividere insieme questa esperienza e celebrare un momento di festa.

Oltre a Fano, il progetto è stato attivato in altri comuni dell’ATS 6: i giovani sono già a lavoro a Pergola, San Lorenzo in Campo, Mondolfo, Mondavio e sono in attesa di partire anche a San Costanzo.

«Dopo il successo dell’anno scorso – precisa l’assessore al Welfare di Comunità Dimitri Tinti -, torniamo ad aderire con entusiasmo a questa progettualità sempre nella forma coordinata dall’Ambito Sociale 6 sia nella promozione sia nel supporto del materiale da utilizzare. E’ un progetto che presenta numerosi benefici non solo per i ragazzi che partecipano a questa piacevole esperienza ma per tutta la città: l’importanza di lavorare insieme, il valore dell’impegno civico, la cura dei beni comuni, il piacere delle relazioni anche in un’ottica di scambio intergenerazionale, visto che sono coinvolti anche alcuni anziani come supervisori a supporto dei lavori dei ragazzi. Tutti elementi che fanno di questa iniziativa un’occasione preziosa di crescita per l’intera comunità».

«Siamo molto legati al progetto ‘Ci sto affare fatica’ – osserva l’assessora alle Nuove Generazioni Barbara Brunori – perché permette di caratterizzare e dare importanza al senso di responsabilità dei ragazzi nella cura degli spazi e luoghi pubblici. Inoltre, lavorando in gruppo, possono migliorare le capacità di fare squadra dando fiducia all’altro e sentendo la responsabilità dell’impegno. Impiegare il proprio tempo a vantaggio della comunità è una scelta premiante che ci rende orgogliosi di queste ragazze e ragazzi che si mettono in gioco affinché la nostra città sia ancora più bella».

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