Pesaro

«La giunta Seri sta implodendo»: l’affondo dell’Udc sugli screzi interni e sulla gestione di Fano

Secondo la minoranza, la Giunta Seri starebbe scricchiolando in maniera inequivocabil: «Una città totalmente in abbandono dal centro al mare, da nord a sud, amministrata dallo scontento di scelte non condivise»

piazza Costanzi a Fano
Piazza Costanzi a Fano

FANO – La fine del 2021 e l’inizio dell’anno nuovo sono coincisi con un certo tumulto per la giunta in forza al Comune di Fano. Almeno tre le crepe che non sono passate inosservate agli occhi più attenti, ed in particolare alla minoranza: la fuoriuscita di Marchegiani (ex Pd) e Fattori (ex lista civica Insieme è Meglio) che hanno presentato proprio pochi giorni fa la nascita di un nuovo gruppo consiliare che risponde al nome di “Azione + Europa”. Nonostante le frasi di circostanza sulla volontà di «confermare l’adesione allo schieramento di maggioranza, nelle cui liste entrambi i consiglieri sono stati eletti, e al programma elettorale sottoscritto» è evidente che qualche frizione ci deve essere stata.

Non meno roboanti, almeno secondo l’Udc, le dichiarazioni dell’Assessore al Turismo Etienn Lucarelli riguardo ad Aset ed Mms, che hanno innescato la successiva e immediata reazione contraria del suo collega Mascarin. Per finire, si è aggiunta la stessa lista del Sindaco Seri “Noi Giovani” che avrebbe messo in discussione anche l’operato dell’Assessore Tonelli chiedendo un rimpasto di Giunta.

Tutto ciò non è passato inosservato all’Udc ed al suo rappresentante locale: «Non è mai troppo tardi: avevamo chiesto più volte anche noi dell’UDC al Sindaco di mostrare coraggio e fare pulizia all’interno della Giunta soprattutto nei confronti della responsabile dei lavori pubblici. E’ chiaro che ormai siamo di fronte ad una divisione insanabile e impossibile da nascondere – e proseguono -Il Sindaco Seri farebbe bene a guardarsi intorno perché le macerie gli stanno cadendo addosso. Noi gli consigliamo di dimettersi, farebbe una scelta giusta. Quando componenti di Giunta non sono più in grado di discutere e creare sintonia arrivando a rendere pubblicamente visibile e chiara la divisione al suo interno esiste solo una visione; Fano ha ormai un Sindaco in grande difficoltà che, al di là delle passerelle mediatiche dove lancia grandi opere, non è in grado di tenere unito il suo gruppo e a pagarne le spese sono i cittadini che si trovano amministrati da maschere – e conclude – Purtroppo basta guardarsi intorno e vediamo una città totalmente in abbandono dal centro al mare, da nord a sud, amministrata dallo scontento di scelte non condivise».

Giorni fa l’Udc aveva speso parole al vetriolo anche nei riguardi della tradizionale lettera aperta di fine anno che Seri aveva rivolto ai cittadini, attaccando le scelte dell’amministrazione su tutti i fronti: infrastrutture, sociale e turismo in primis: «Molte scelte stanno creando forti malumori tra cittadini e associazioni di categoria. Ricordiamo l’assurdo progetto della variante di Gimarra, quello della viabilità di via Trave, i parcheggi trasformati a pagamento senza alternative, un lungomare e Lido abbandonati a se stessi in una città che vive anche del turismo del mare, i Quartieri e le Frazioni lasciate nelle mani di nessuno, la vasca di raccolta acque del Lido che ancora non funziona con tutte le conseguenze del caso. Nel sociale con grande dispiacere dobbiamo dire che si è toccato il fondo, tra Spid per avere fondi e mancanza di progettualità, basta vedere il nulla fatto per l’esigenza abitativa, problema che esploderà nell’anno corrente visto i provvedimenti governativi che non sosterranno più le famiglie in difficoltà. Nulla per la disabilità. Manca una visione di città sul Turismo, bastano poche e semplici considerazioni, come arriva un turista a Fano? Strade, aeroporto, treni, bus? Dove parcheggia l’auto? Quali servizi vengono offerti e quale target si incentiva? Insomma il vuoto assoluto e mancanza di rete territoriale. L’unico turismo che vogliono incentivare è quello dell’immondizia facendo diventare Fano la pattumiera del centro Italia, tra digestori e discarica unica che amplieranno, dopo la presentazione del loro piano ATA provinciale».