Pesaro

Gnudi, il medico dello sfogo no-vax, lascia l’ospedale di Pesaro

Il consigliere regionale Biancani: «Grande figura, nonostante i bandi non sono stati assunti medici: situazione insostenibile»

L'ospedale di Pesaro

PESARO – Pronto Soccorso, l’ex direttore Umberto Gnudi, che ha gestito il reparto negli ultimi due anni durante la pandemia, lascia l’ospedale di Pesaro. Il medico aveva fatto discutere per il suo sfogo sui no vax che entravano in pronto soccorso. «Vi curo ma vi disprezzo» aveva detto. Da lì una frattura insanabile con l’azienda, ma anche tanti messaggi di sostegno, a partire dal sindaco Matteo Ricci. Poi l’avvicendamento con il nuovo primario.

Sul caso interviene Andrea Biancani, consigliere regionale: «È sicuramente una brutta notizia, perché perdiamo un medico stimato che ha dimostrato grandi capacità, professionalità e soprattutto un forte attaccamento al proprio lavoro. Insieme a tutti i suoi colleghi ha diretto il reparto negli ultimi due anni, i più difficili attraversati dal nostro Paese dal dopoguerra ad oggi. A lui esprimo il mio rispetto e la mia piena solidarietà per la scelta fatta, ma soprattutto la mia gratitudine per il lavoro fatto. Un lavoro che lo ha visto dedicare due anni della propria vita, per 24 ore al giorno, in favore della comunità. Una decisione che inevitabilmente graverà ulteriormente sul problema della carenza di personale nel Pronto Soccorso di Pesaro. Infatti, nonostante le rassicurazioni arrivate dalla Regione, il personale non è mai arrivato».

Umberto Gnudi

A dicembre erano stati promessi rinforzi immediati. «Sono passati 3 mesi e la situazione sta solo peggiorando – spiega Biancani – Nel dicembre del 2021 avevo presentato una interrogazione e in Aula era stato annunciato che ci sarebbe stato il reclutamento in tempi brevi di 8 medici di emergenza-urgenza e di 5 medici di altre specialità, da impiegare nel Pronto Soccorso di Pesaro. Ad oggi, a tre mesi di distanza dal bando per i medici di emergenza-urgenza portato avanti da ASUR (av4), che prevedeva 8 medici in più a Pesaro, con contratto a tempo indeterminato, non è arrivato nessuno».

«Sembra possa arrivare un medico ad aprile. Nel frattempo Marche Nord, per individuare gli atri 5 medici di altre specialità compatibili con il Pronto Soccorso, ha fatto un bando a tempo determinato, ma è andato deserto, non si è presentato nessuno. I presidi di Pronto soccorso delle Marche, compreso quello di Pesaro, sono in affanno e hanno bisogno di rinforzi immediati. A Pesaro, alla data dell’1 gennaio 2020 c’erano 38 medici al Pronto Soccorso. Dal 1 maggio 2022 ne rimarranno circa 20. La situazione è insostenibile Un problema che si ripercuote in tutti i reparti, perché i medici devono coprire i turni anche del Pronto soccorso, creando problemi alle loro unità di appartenenza e aumentando i tempi di attesa. Voglio comunque esprimere la mia solidarietà ai lavoratori della sanità che, da sempre, sono in prima linea in ogni emergenza, e che da quasi due anni affrontano anche l’emergenza Covid, con tutti i disagi organizzativi e sanitari che ne sono derivati».