GRADARA – Il borgo marchigiano riscopre la sua dimensione ludica: tra le antiche mura spazio ai giochi moderni e a quelli della tradizione. Dal 23 al 24 settembre laboratori, seminari, momenti didattici e incontri con associazioni, case editrici e artisti oltre alla consegna del premio “Gradara Ludens”. Gradara e il gioco, un legame indissolubile, sviluppato negli ultimi trent’anni attraverso varie iniziative che sono valse alla città il soprannome di “piccola capitale del gioco”. Un binomio che si rinnova e che sarà celebrato nuovamente da sabato 23 a domenica 24 settembre con l’attesissimo ritorno – dopo un’assenza durata vent’anni – di Gradara Ludens Festival, che sarà riproposto al pubblico in una versione ridotta ma comunque ricca di fascino e sorprese. Si tratta del grande festival italiano dei giochi che dal 1991 – anno della prima edizione – al 2002 ha portato nel paese fortificato in tutto il mondo associato al mito di Paolo e Francesca migliaia e migliaia di visitatori: giocatori appassionati e professionisti del settore, curiosi e famiglie, pronti ad immergersi in maniera giocosa nelle intriganti atmosfere dell’antico castello. Fiore all’occhiello della manifestazione è rappresentato dal premio “Gradara Ludens”, consegnato ogni anno in apertura delle giornate del festival. Tra gli artisti e intellettuali che nel tempo hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, si segnalano ad esempio Michele Serra, Giampaolo Dossena, Umberto Eco, Stefano Bartezzaghi, Edoardo Sanguineti, Alessandro Bergonzoni, Moni Ovadia, David Riondino. Nel 2022 il Comune di Gradara ha deciso di istituire nuovamente il premio, consegnato al ludologo Andrea Angiolino, allo scrittore per bambini Bruno Tognolini e all’esperto di videogaming Andrea Dresseno. Quest’anno la consegna dei premi è prevista per la serata del 23 settembre (i nomi dei vincitori saranno resi noti nelle prossime settimane). Il tutto si svolgerà, come già detto, nella cornice del Festival, che ospiterà tra l’altro il convegno internazionale “Gaming and cultural heritage. Esempi dall’Italia e dall’Europa”, promosso dal Comune di Gradara e Gradara Innova in collaborazione con l’Università di Edimburgo. Altre iniziative di rilievo sono la tappa dell’IdeaG, l’incontro nazionale degli autori di giochi per sperimentare prototipi e per imparare cose nuove (in collaborazione con PlayLife Fano), con l’obiettivo di promuovere i temi dell’inclusione e del superamento delle disabilità. Per i bambini delle scuole ci sarà “We don’t have a second planet”: beach-combing e mostra creativa di riflessione sui rifiuti in plastica, a cura di ReMida Bologna. Domenica 24, in collaborazione con LudoMarche Nord, si terranno le finali delle Ludolimpiadi. Molte saranno le novità e le anteprime, in collaborazione con GioGra, Pesaro in gioco, PlayLife, Iddu, Torre Nera, Lovecraft, CSI e altre associazioni nazionali e del territorio, e le case editrici Headu, dVgames, Ghenos e Sir Cobblepot. Tra gli autori di giochi hanno confermato la loro presenza Andrea Angiolino, Gabriele Mari, Matteo Sassi e Beniamino Sidoti (direttore artistico del festival). Inoltre, in occasione di Gradara Ludens, il Museo MARV ospiterà una rassegna espositiva dedicata al gioco antico.
Gradara, dopo 20 anni torna l’appuntamento con “Gradara Ludens Festival”
In quella che era la "piccola capitale del gioco", Gradara, si accendono giochi antichi e moderni il 23 e 24 settembre