Pesaro

Gradara pronta alla rievocazione dell’assedio, poi toccherà a The Magic Castle

Il borgo medievale ospiterà due eventi spettacolari: quello di rievocazione storica il 22 e 23 luglio, poi ad agosto (6,7,8 e 9) il tripudio di colori e magia

ANCONA – Tornano a Gradara l’Assedio al Castello e The Magic Castle Gradara, due iniziative tra storia, tradizione e magiche atmosfere che animeranno Gradara nelle prossime settimane. Il 22 e 23 luglio, infatti, sarà il turno della decima edizione dell’Assedio al Castello, la manifestazione che rievoca l’assedio del 1446 al castello malatestiano di Gradara da parte degli eserciti degli Sforza e dei Montefeltro, in scena un esercito di duecento rievocatori in abito storico che faranno tuffare il borgo pesarese nel passato per un’esperienza di full immersion frutto di un’accurata ricerca storica. Gli spettatori-visitatori potranno perdersi tra dentro e fuori le mura del borgo fortificato, tra scene di vita medievale ricreate con rigore, balli di corte, accampamenti di armigeri e personaggi in abito storico. E poi lo spettacolo di fuochi d’artificio con oltre diecimila effetti esplosivi che nella notte tra sabato e domenica infiammerà e colorerà il cielo di Gradara fino ai lidi della riviera marchigiana e romagnola. 

Quindi toccherà a The Magic Castle Gradara, dieci anni di magia, evento per famiglie e non solo, che trasformerà il borgo medievale con un ricco programma di artisti internazionali capaci di animare quattro serate che si preannunciano indimenticabili per turisti e visitatori di ogni età, il 6, 7 , 8 e 9 agosto: una festa di emozioni, musiche e colori con spettacoli che attireranno migliaia di famiglie dal tramonto a mezzanotte. Ci saranno la compagnia olandese Close-Act Theatre, i meravigliosi Saurus, giganteschi draghi preistorici, l’acrobata ucraino Sergey Timofeev, i francesi Moz Drums, gruppo di speciali batteristi, e poi dall’Egitto Emad Selim con la sua affascinante Danza Sufi, dall’Argentina Veronica Gonzales con il suo Teatro dei Piedi, dall’Austria il mago del body painting Johannes Stoetter con il suo Camaleonte Gigante e tanti altri artisti e attrazioni. 

Gradara punto d’attrazione al di là del castello e del borgo medievale, insomma, per due eventi che costituiranno un’occasione per tanti turisti ma anche per tanti marchigiani e romagnoli in cerca di qualcosa di alternativo alle serate lungo il litorale. I due eventi sono stati presentati stamattina in Regione Marche, alla presenza del presidente della Regione Francesco Acquaroli, dell’assessore Chiara Biondi, del sindaco di Gradara Filippo Gasperi, del presidente della Pro Loco di Gradara Tiziano Marchetti, del presidente di Gradara Innova Federico Mammarella e del direttore artistico di The Magic Castle Gradara Marcello Franca

«Celebriamo due eventi che riteniamo non solo strategici – ha spiegato Francesco Acquaroli – ma di assoluto rilievo, Gradara è un’eccellenza delle Marche che va molto oltre la regione, Gradara fa parte delle grandi attrazioni del nostro territorio e cerchiamo di sostenerla come possiamo, siamo consapevoli che Gradara può fare da effetto leva per tutto il territorio marchigiano. Dobbiamo crescere sul turismo, sulla ricettività, sul brand Marche e farlo consapevoli del grande patrimonio storico, culturale e gastronomico di cui disponiamo». 

«Con la Regione Marche stiamo attuando un forte lavoro di progettazione insieme che sta dando ottimi risultati – ha aggiunto il sindaco Filippo Gasperi –. Siamo la porta di accesso da nord della regione e cerchiamo di fare del nostro meglio per tenere alta la bandiera di una regione bellissima e plurale come la nostra, e per permettere alle sue attrazioni di varcare i confini regionali per atterrare ovunque, non solo lungo la riviera adriatica. Questi sono i due eventi di punta, entrambi alla decima edizione, che rappresentano la capacità organizzativa del nostro Comune che con due eventi riesce ad attirare nel borgo tra i 25mila e i 30mila presenze ciascuno ogni anno. Uno sforzo non da poco che riusciamo a realizzare grazie alle associazioni, al volontariato, a una comunità intera che si attiva per far sì che la storia e l’identità venga tramandata e diventi anche spettacolo».

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