PESARO – 28 evasori totali per un’evasione da 30 milioni di euro. Sequestri per milioni di euro e 72 denunce. Ecco il bilancio della Guardia di Finanza di Pesaro.
Alla Caserma “Sottobrigadiere Nicola Ventura, Medaglia al Valor Militare”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro, è stato celebrato il 247° Anniversario della Fondazione del Corpo, alla presenza del prefetto di Pesaro, Tommaso Ricciardi.
Una cerimonia, in linea con le misure di contenimento disposte per l’emergenza sanitaria. Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza di Pesaro ha eseguito 2.065 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 114 interventi ispettivi e 298 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e
organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.
Nel 2020 sono stati scoperti 28 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, che hanno omesso di dichiarare al fisco una base imponibile di circa 30 milioni di euro.
Sono state eseguite, inoltre, 130 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 72 soggetti. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 4,4 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a 13,6 milioni di euro.
È di circa mezza tonnellata il sequestro di prodotto petrolifero effettuato in occasione di specifici controlli coordinati in ambito provinciale.
Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
69 sono gli interventi complessivamente svolti nel settore della spesa pubblica; in tale ambito, particolare evidenza si pone sulle 31 deleghe d’indagine concluse. 20 sono i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Di particolare rilievo è stato il controllo nell’ambito dei danni erariali, volto a riscontrare l’eventuale sperpero di denaro pubblico, dove sono stati denunciati alla Corte dei Conti 8 soggetti, individuando circa 5 milioni di danno erariale.
Quanto ai furbetti del “reddito di cittadinanza” sono stati intercettati oltre 151 mila euro indebitamente percepiti e circa 25 mila euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 19 soggetti. Tra questi figurano anche evasori totali.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre 230 mila euro.
Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 77.
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, sono stati 12 gli interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio che hanno portato alla denuncia all’Autorità giudiziaria di 22 soggetti, accertando un riciclaggio che si attesta intorno a 5,1 milioni di euro.
Con riguardo alla prevenzione, si è proceduto all’analisi di 94 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 25 sottoposte ad indagini più approfondite.
Nel campo dei reati fallimentari, il totale dei patrimoni risultati distratti è di circa 7,2 milioni di euro, con la denuncia di 25 soggetti.
In applicazione della normativa antimafia sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 33 soggetti e proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro di oltre 200.000 euro tra beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie.
Sono stati conclusi, poi, 642 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti al rilascio della documentazione antimafia.
Quanto al contrasto della contraffazione di marchi registrati, i reparti operativi hanno effettuato 73 interventi e dato esecuzione a 15 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 20.000 tra dispositivi di protezione individuali non a norma, prodotti industriali contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri. Sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 8 soggetti per reati specifici, di cui 1 per il reato previsto e punito dall’art. 501-bis del codice penale (manovre speculative su merci) per aver messo in vendita mascherine con una percentuale di ricarico di oltre il 150%.
Sequestrati anche 8 kg di sostanza stupefacente e denunciati 36 soggetti responsabili di spaccio.