Pesaro

Impianti sportivi, Biancani: «Nessun ristoro dalla Regione per il caro bollette»

Il consigliere Pd: «Nella risposta all'interrogazione è stato rimandato tutto l'onere allo Stato anche per i sostegni alle realtà economiche e produttive»

PESARO URBINO – Nessun canale di finanziamento per aiutare i gestori degli impianti sportivi pubblici e privati a fronteggiare il caro bollette. Il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd) commenta la risposta dell’assessore allo sport alla sua interrogazione, sottoscritta da tutti i consiglieri Pd. Nel quesito, presentato con urgenza, venivano sollecitati sostegni per ammortizzare l’aumento dei costi dell’energia registrati nel mantenimento delle strutture sportive. La Giunta ha assicurato l’intenzione di porre la questione in sede di conferenza Stato-Regioni, senza prevedere al momento misure di ristoro regionali.

Il caso è scoppiato in tutta la sua veemenza. A Pesaro lo Sport Village ha mostrato la bolletta da oltre 100 mila euro. In periodi pre-rincari il costo si aggirava sui 35 mila euro.

«Riconosco l’impegno dimostrato incontrando alcuni rappresentanti delle imprese sportive, in particolare i gestori delle piscine, ma la Regione deve fare delle scelte e questo settore è tra quelli che andrebbero sostenuti urgentemente. Il coinvolgimento dello Stato è indispensabile, ma questo non esclude l’opportunità di attivarsi immediatamente anche a livello regionale per ammortizzare l’aumento dei costi dell’energia e tutelare l’apertura delle strutture, alcune delle quali particolarmente energivore, come appunto le piscine, ma anche i campi da gioco e le palestre. Il comparto dello sport ha già vissuto due anni molto difficili, segnati dalla riduzione del fatturato, dalla diminuzione delle presenze e dalla discontinuità delle aperture, a fronte di un aumento dei costi per rispettare i protocolli di sanificazione e prevenire i contagi. Oltre a rappresentare una risorsa occupazionale per migliaia di persone, oggi ancora di più lo sport è importante per il ritorno alla normalità, sia dal punto di vista del benessere psico-fisico, sia per il recupero di una sana socialità, in particolare per i giovani».

Nella risposta all’interrogazione l’assessore «ha attribuito esclusivamente allo Stato l’onere di prevedere aiuti economici per lo sport, così come, ha sostenuto, per le altre realtà economiche e produttive, mentre io credo che anche il governo regionale, a fronte di un’emergenza così impattante su imprese e famiglie come il caro energia, debba fare delle scelte e prendere provvedimenti che ritengo urgenti».