Pesaro

Le imprese marchigiane penultime per competitività sul digitale. Fondi e Igf forum in arrivo

Camera di commercio porta l'internet governance forum nelle Marche. Regione e università insieme per favorire lo sviluppo delle aziende on line

PESARO – Il digitale e le Marche, un forum per colmare tutti i gap.

Le Marche nel contesto nazionale risultano tra le regioni più arretrate sotto il profilo della trasformazione digitale.

I limiti infrastrutturali sono notoriamente rilevanti; anche se alcuni miglioramenti sono stati conseguiti in quest’ultimo periodo. A questi si aggiungono limiti di carattere culturale e strutturali legati alle dimensioni delle imprese.

Da rilevazioni Istat emerge che le Marche occupano la penultima posizione tra le regioni italiane per percentuale di imprese con almeno 10 addetti dotate di connessione internet veloce (almeno 100 Mb/s): 23,3% delle imprese ( a fronte di una media nazionale del 35%).

Ma anche la penultima posizione tra le regioni italiane per percentuale di imprese con almeno 10 addetti che vendono online: 11,3% delle imprese (a fronte di una media nazionale di 16,3%).

È in programma in autunno nelle Marche la prossima edizione di IGF Forum Italia, l’appuntamento istituito dall’ONU  quale punto di riferimento per la discussione mondiale del ruolo della governance di internet. Lo ha annunciato il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini alla presentazione dello studio curato da Camera Marche e sistema accademico marchigiano sui nuovi modelli di business e competitività delle imprese. 

All’incontro ha preso parte l’on. Mattia Fantinati che di Internet Governance Forum è Presidente e ha spiegato come le Marche costituiscano un laboratorio ideale di per lo sviluppo di soluzioni innovative «se l’Italia è lo specchio dell’Europa, le Marche lo sono dell’Italia: oltre il 90% di micro e piccole imprese con un altissimo potenziale innovativo e molta strada da fare. Questa regione ha un  ecosistema economico sano e motivante, istituzioni coese: non da ultimo una Camera di Commercio a profilo regionale, valore aggiunto per fare di questo territorio un quartier generale per il ragionamento sulle policy di internet sia nel pubblico che nel privato in una piattaforma in cui gli stakeholder partecipano egualitariamente».

Filiera istituzionale è stata la parola d’ordine dell’incontro che ha visto insieme, oltre che Camera e Regione, anche quattro atenei marchigiani.

A riguardo il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini ha rilevato: «Il fatto che oggi 4 Università tutte insieme ragionino sulle strategie per la digitalizzazione e che Regione e Camera presentino misure di sostegno alla PMI sullo stesso tema, sulla base di risorse e azioni concertate rappresenta un grande passo in avanti (per nulla scontato) nel quadro delle politiche “industriali” di un territorio. intercettare occasioni come quella dell’IGF: averlo portato qui è un successo ottenuto insieme».

Marco Pierpaoli, che in Giunta camerale ha la delega al turismo, ha ricordato le attività del Punto Impresa Digitale di Camera Marche, un’eccellenza a livello nazionale, il cui compito è proprio quello di elevare la consapevolezza del sistema delle piccole imprese e orientarle verso gli altri attori del sistema e nel mare magnum delle opportunità, attraverso servizi di  assestment della maturità digitale, forme di assistenza personalizzata mediante Digital Promoter.

Il Vice Presidente della Regione Marche e Assessore allo Sviluppo Economico Mirco Carloni ha sottolineato la crucialità del tema dell’accelerazione digitale delle imprese per la Giunta Acquaroli. «Obiettivo è fare delle Marche un luogo dove è facile e competitivo fare start up, magari risiedendo in collina, ben serviti e connessi da banda ultra larga. Più di tutto serve diffusione di cultura digitale in considerazione del fatto che le Marche hanno un tessuto economico fatto di micro imprese, legate spesso a manualità e procedure artigianali dove l’innovazione è vista come elemento estraneo e non necessario.  Dobbiamo attuare al meglio quel trasferimento digitale che appare così complesso nel nostro territorio, plurale anche nei comparti; è necssario dotarsi di export e digital manager, professionalità per cui fondamentale la formazione accademica che i nostri atenei sanno offrire. E servono i finanziamenti».

Lo studio presentato dal gruppo di docenti di Università di Camerino, Università di Macerata e Università di Urbino cooordinate da Università Politecnica delle Marche, come ha sottolineato il Rettore UNIVPM Gian Luca Gregori, indica come le  Marche nel contesto nazionale risultino tra le regioni più arretrate sotto il profilo della trasformazione digitale.

Per ovviare a questo Camera e Regione Marche mettono benzina grazie a un sostegno finanziario alle imprese marchigiano sul fronte della digitalizzazione.

LE NUOVE MISURE 

BANDO VOUCHER – 860.000 EURO per le PMI – fino a 5.000 euro alle micro imprese per finanziare l’acquisizione di servizi di assessment, consulenza , progettazione e formazione, nonché per l’acquisto di beni e servizi strumentali (hardware e software) finalizzati alla implementazione di una o più delle tecnologie digitali previste.

Nel 2021 la Camera ha concesso 700.000 mila euro di Voucher a 160 piccole imprese (con una fortissima prevalenza di micro, con meno di 10 dipendenti). E proprio la prossima settimana ci avviamo a pubblicare il Bando Voucher Digitali per l’anno 2022 con una dotazione finanziaria di 860.000 euro, grazie anche alla compartecipazione della Regione Marche che credendo in questo strumento ha deciso di co-finanziarlo nella misura di 460.000 euro.

A pena di esclusione, le domande di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo Sportello ON LINE “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema WebTelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 9:00 del 6 giugno 2022, alle ore 19:00 del 20 giugno 2022. Info sul sito camerale www.marche.camcom.it 

In tema di finanziamenti. La Regione ha presentato le nuove misure sul digitale: la prima riguarda la digitalizzazione dei processi produttivi e prevede uno stanziamento di 4 milioni e 200mila euro, di cui 2milioni e mezzo sono riservati alle imprese dell’area sisma. 

La seconda si riferisce alla digitalizzazione nella funzione di vendita e nella diversificazione dei mercati, sia quelli di sbocco che di approvigionamento. Stanziati 2 milioni di euro, di cui la metà riservata alle imprese del cratere.

Per entrambe le misure una maggiorazione di punteggio è riservata alle imprese che hanno subito danni nel fatturato connessi alla crisi russo ucraina. Le domande possono essere inviate dal 16 di maggio al 30 giugno, piattaforma informatica Sigef. Info sul sito regione.marche.it