Pesaro

Incendio Profilglass a Fano, arriva la conferma dell’Arpam: «Nessuna conseguenza per i cittadini»

A seguito del rogo all’azienda di Bellocchi della scorsa settimana, i dati analizzati successivamente all’evento accidentale non hanno mostrato anomalie su aria e acqua

Incendio alla Profilglass
Incendio alla Profilglass

FANO – Nessuna contaminazione. È questo l’esito degli approfonditi esami effettuati dall’Arpam a seguito del grande incendio che ha riguardato la Profilglass: «A seguito dell’incendio all’azienda di Bellocchi della scorsa settimana, i dati analizzati dall’Arpam successivamente all’evento accidentale, non hanno mostrato anomalie».

Ad annunciarlo è stata l’assessora all’Ambiente Barbara Brunori, sulla base delle analisi svolte per indagare sull’impatto ambientale collegato alle fiamme divampate nell’azienda che lavora e tratta l’alluminio. Una specifica molto attesa dalla cittadinanza che, i giorni dopo il rogo, aveva manifestato non poca preoccupazione.

Brunori parla anche dei primi riscontri emersi dalla stazione di Via Filippini che «non hanno mostrato una variazione significativa di polveri sottili e dei suoi precursori, poiché la corrente d’aria registrata era opposta a quella della nuvola di fumo».

Prima di commentare i risultati dell’Arpam, l’assessore ha voluto esprimere la propria contentezza: «Tiriamo un sospiro di sollievo. La città e i cittadini possono stare tranquilli dato che l’incendio non ha provocato effetti o conseguenze tossiche».

Assessore Brunori
Assessore Brunori

E proprio sui controlli effettuati dall’Arpam, l’assessora ha voluto spiegare: «Il campionamento è avvenuto con l’installazione di due campionatori a fiale di carbonio: il primo è stato posizionato dalle 19 alle 22 del giorno in cui è avvenuto l’incidente e un altro dalle 22 fino alle 10 del giorno successivo. I risultati analitici forniti dal laboratorio hanno evidenziato, dal punto di vista qualitativo, una presenza di inquinanti normalmente presenti in atmosfera in contesti ambientali similari. Invece, in riferimento alle sostanze volatili superiori al limite di tracciabilità, è lecito affermare che non vi siano rischi da inalazione. Inoltre, sono state analizzate le acque che scorrono in mezzo allo stabilimento stesso e nei suoi pressi. Le indagini, focalizzatesi sia sul Fosso di Carrara che raccoglie le acque meteoriche sia sul Canale Albani a cui si immette il predetto avvallamento, non hanno palesato criticità».