Pesaro

Incidente sul lavoro a Pesaro, imprenditore rinviato a giudizio. Uil si costituisce parte civile

Per il sindacato l'eventuale risarcimento sarà destinato a una borsa di studio in sicurezza sul lavoro all’Università di Urbino. Il caso verrà discusso in un convegno

PESARO – La mano schiacciata dal ribaltamento di un macchinario nell’ambito di una azienda di materie plastiche. L’arto del lavoratore che riporta danni funzionali permanenti e un caso che, dopo oltre 5 anni, vede il rinvio a giudizio del datore di lavoro per gravi inadempienze dal punto di vista della sicurezza in azienda. Accade al Tribunale di Pesaro dove si sta celebrando il processo penale all’interno del quale la Uil Marche, attraverso la propria legale, l’avvocato Alessandra Khadem Hosseini, ha chiesto e ottenuto la costituzione di parte civile dichiarando fin da subito che l‘eventuale risarcimento sarà destinato a una borsa di studio in sicurezza sul lavoro all’Università di Urbino.

Proprio la Uil attraverso il proprio patronato e i propri esperti ha seguito passo dopo passo il lavoratore fornendo tutta la documentazione che ha indotto la Procura di Pesaro a riaprire le indagini e, successivamente, a chiedere il processo per l’imprenditore. Il finale di questa storia è ancora tutto da scrivere. La prossima udienza è fissata per ottobre, ma la Uil Marche ritiene «già molto importante aver ottenuto l’intervento della magistratura». Intanto la vicenda, dall’inizio fino all’oggi, sarà raccontata attraverso le testimonianze dirette di protagonisti ed esperti del settore nel documentario “Una questione di giustizia”.

Il reportage sarà trasmesso in diretta Facebook nel corso del convegno “Lavoro & Sicurezza, dai punti di vista alla visione globale” che si terrà domani (venerdì 4 giugno) sulla pagina Fb della Uil Marche a partire 15.30.

«Gli incidenti sul lavoro – spiega Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche – solo raramente sono casualità. Spesso sono il ripetersi di errori, la mancanza di controlli e di sorveglianza, il mancato rispetto delle norme confidando nella “buona sorte”. Nelle Marche, nei primi 4 mesi del 2021, si sono verificati 5.295 infortuni, ben 185 in più dello scorso anno. Tutto questo avviene nonostante sia aumentata la disoccupazione e molti lavoratori siano in cassa integrazione. È evidente l’incidenza più elevata. La crisi pandemica non deve diventare un alibi per risparmiare sul fronte della sicurezza e della prevenzione». Il convegno ospiterà gli interventi di Andrea Farinazzo (responsabile Ufficio Ambiente e Salute Uilm nazionale), Marco Lupi (responsabile Salute e Sicurezza Uiltec nazionale), Mauro Sasso (responsabile nazionale Uil Artigianato), Riccardo Morbidelli (coordinatore Sicurezza Uil Marche). Le conclusioni sono affidate a Ivana Veronese, componente della segreteria nazionale Uil.