FANO – È evidente oramai che la massiccia presenza dei cinghiali nelle Marche sia una problematica grave che necessità di una risposta immediata e precisa. Gli ungulati sempre più spesso si spingono a ridosso dei centri abitati arrecando non pochi danni alle coltivazioni e innescando non raramente incidenti.
Non è un caso che, allo scopo di tamponare i danni all’agricoltura, lo scorso 23 dicembre la Regione ha firmato il protocollo d’intesa per l’abbattimento selettivo. L’attività ha riguardato zone precluse al prelievo venatorio dove gli ungulati hanno causato negli ultimi anni ingenti danni.
Non meno grave il pericolo rappresentato per gli automobilisti: nell’arco di 7 giorni sono stati due i sinistri innescati dalla presenza in strada di questi animali. L’ultimo, per fortuna senza conseguenze, ha riguardato una giovane di Tavullia che, di ritorno a casa nelle notte a cavallo tra il 5 e 6 febbraio, si è trovata un esemplare sulla strada: per evitarlo, la giovane ha sterzato bruscamente finendo fuori strada in un tratto dove fortunatamente non erano presenti ostacoli. Nessuna conseguenza quindi per lei se non un grandissimo spavento: «Ci fosse stato un albero mi ci sarei schiantata contro» .
Meno fortunato un pesarese che alcuni giorni prima si stava recando al lavoro da Pesaro a Fano e che ha riportato danni alla carrozzeria dell’auto: «Strada completamente buia con tutti i lampioni spenti. Mi attraversa improvvisamente un branco di cinghiali. Naturalmente con i soli fari della mia macchina li vedo quando ormai è troppo tardi e purtroppo ne investo uno. Purtroppo per lui naturalmente, ma tutto questo si poteva evitare. Io sto bene, non mi è successo nulla fortunatamente, ma se i lampioni fossero stati accesi io sarei arrivato a lavoro sano e salvo ed il povero cinghiale sarebbe ancora con la sua famiglia».
Per dovere di cronaca va specificato che l’incontro ravvicinato si è svolto lungo la strada statale Adriatica in zona Sottomonte, direzione Fano, all’altezza del ristorante Gazebo, a poche centinaia di metri dall’ingresso sud di Pesaro. Insomma non in una zona montuosa o di campagna. A conferma che non si tratti di un’incursione isolata da parte di questi animali le immagini, oramai virali, del branco di ungulati al pascolo nella rotatoria di Villa Fastiggi.
«Non c’è da scherzare sul video dei cinghiali al pascolo sulla rotatoria di Villa Fastiggi perché si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme di una fauna selvatica fuori controllo che oltre a fare danni agli agricoltori mette anche a rischio l’incolumità delle persone» aveva commento Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Pesaro Urbino.
Vale la pena ricordare che secondo l’Osservatorio Asaps le Marche sono al quinto posto nella classifica nazionale per incidenti gravi tra automezzi e animali nei quali si sono registrati feriti tra conducenti e persone a bordo. Nei primi sei mesi del 2021 se ne sono registrati 7 contro gli 11 di tutto il 2020. Una statistica poi che non tiene conto degli incidenti “minori”.