PESARO – Attivazione degli infermieri di famiglia o comunità, manca un tassello per l’assunzione di professionisti. A punzecchiate la Regione è Andrea Biancani, consigliere Pd. «Parliamo di figure che a fianco del medico di medicina generale avrebbero potuto presidiare i territori dando un’assistenza continuativa alle famiglie. Per questo sollecitavo l’avvio delle assunzioni».
La Regione Marche aveva previsto, con apposita delibera, dal 1° gennaio 2021, la possibilità di assumere infermieri di comunità nella misura di 8 unità ogni 50.000 abitanti, con assunzioni a tempo indeterminato, per un totale di 232 infermieri, da ripartire nei 13 Distretti proporzionalmente alla popolazione residente, di cui circa 60 nella provincia di Pesaro-Urbino.
«Fino ad ora di queste assunzioni non c’è stata traccia e la Regione non ha annunciato l’avvio di nessuna procedura di assunzione. L’assessore ha lamentato l’assenza di criteri e fondi nazionali ma vorrei ricordare che nelle Marche l’assunzione di questo personale era prevista da anni, dove hanno dirottato le risorse?
Per quanto riguarda i criteri, non si capisce cosa manchi, i criteri per i bandi per gli infermieri esistono già, tanto che altre regioni come l’Emilia Romagna e la Lombardia, hanno già avviato procedure di assunzione di queste figure.
L’infermiere di famiglia o comunità svolgerebbe un servizio fondamentale di vicinanza al cittadino, aiutando nelle terapie, nelle cure assistenziali, attività di prevenzione e promozione della salute e indirizzando le persone verso i professioniti, le strutture e i servizi più opportuni. La loro attività permetterebbe di alleggerire il carico sulle strutture sanitarie, i Pronto Soccorso, le Guardie Mediche e i Medici di famiglia o dare risposte ai cittadini direttamente a domicilio».