PESARO – C’è un tema infrastrutture per le Marche, soprattutto nelle aree interne.
Matteo Ricci, europarlamentare PD, ne parla alla vigilia dell’appuntamento che lo vedrà al teatro Sanzio di Urbino alle ore 17:00 con l’evento “La primavera delle Marche” per affrontare, con sguardo regionale, temi di rilievo della provincia di Pesaro-Urbino, tra i quali appunto quello delle infrastrutture.
«Le aree interne della regione Marche possono e devono rivestire un ruolo fondamentale nel collegamento ferroviario verso Roma. Bisogna progettare un collegamento di Urbino e le aree interne a Roma – dice Ricci – sulla Orte-Falconara ci sono già degli interventi in essere grazie ai fondi del PNRR, c’è bisogno però di collegare le aree interne con Fabriano – aggiunge – si darebbe così un senso anche alla ferrovia Fabriano-Pergola, che fondamentalmente è quasi chiusa».
«Si tratta di un investimento importante ma fattibile, ne parlerò anche domani a Urbino al teatro Sanzio – dice l’europarlamentare – c’è già un vecchio progetto, realizzato dall’ingegnere Paccapelo che si potrebbe tranquillamente riprendere – di fatto – parliamo di realizzare 12-15 km di nuova ferrovia per arrivare fino al bivio che va a Urbino, rendendo così quella fermata la stazione delle aree interne verso Roma, rendendolo così un collegamento strategico e dando senso alla fermata di Fabriano».
Sul tema delle infrastrutture impossibile non tornare a parlare dell’arretramento della ferrovia Pesaro-Fano.
«Rischiano il più grande scippo della storia della regione Marche – afferma Ricci – parliamo di 1.8 miliardi di euro che sono stati destinati alla nostra regione e che rischiamo di vederci soffiare sotto il naso per darli a Bari e a Bologna – conclude – un governo regionale dovrebbe combattere per mantenere degli investimenti così importanti destinati al nostro territorio, invece sembrano volerli regalare ad altri. Sembrano volerli regalare ad altri solo per fare un dispetto nei miei confronti quando invece recheranno un danno a tutta la regione. Non glielo consentiremo».