PESARO – È iniziato in Corte d’Assise a Pesaro il processo a carico di Rocco Versace, il 57enne calabrese accusato di omicidio in concorso aver aiutato a pianificare l’omicidio di Marcello Bruzzese, ucciso da oltre 20 proiettili il 25 dicembre 2018 davanti alla sua abitazione, in via Bovio, nel cuore del centro storico. Marcello era il fratello di un pentito di ‘ndrangheta, Girolamo Biagio.
In udienza si sono costituiti parte civile nove familiari di Marcello Bruzzese. L’avvocatessa Grazia Iannarelli è pronta a chiedere 1 milione di euro come risarcimento.
Rocco Versace è stato arrestato dai carabinieri del Ros di Ancona nell’ottobre del 2021 assieme al 43enne Francesco Candiloro e al 44enne Michelangelo Tripodi (indicati dalla procura come gli esecutori materiali dell’assassinio) e deve rispondere di concorso in omicidio volontario aggravato dal fatto di dall’aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso, in questo caso la cosca calabrese dei Crea, al quale apparteneva Girolamo Biagio, fratello della vittima, prima di diventare collaboratore di giustizia. Dal 2003 con le sue testimonianza alcuni membri della famiglia Crea sono stati condannati. Candiloro e Tripodi hanno invece scelto di procedere con il rito abbreviato: l’udienza comincerà ad Ancona il 15 dicembre.
Versace era in videocollegamento dal carcere ed è difeso dagli avvocati Francesco Albanese e Pasquale Loiacono. È accusato di aver effettuato sopralluoghi e di aver coordinato l’omicidio. A partire da novembre 2018 sarebbero partiti i sopralluoghi nel territorio di Pesaro, con l’utilizzo di auto munite di targhe clonate, documenti falsi per soggiornare nelle strutture ricettive della zona, utenze telefoniche olandesi collegate a sistemi software/hardware crittografati. La prossima udienza l’11 gennaio.