Insulti social alla Segre, il Comune di Pesaro pronto all'esposto
Pesaro

Insulti social alla Segre, il Comune di Pesaro pronto all’esposto in Procura

In Consiglio comunale il sindaco ha annunciato che verrà fatta denuncia alle forze dell'ordine. «Basta odio»

PESARO – Basta odio. Il Comune di Pesaro presenterà un esposto alla Procura della Repubblica sugli insulti social diretti alla senatrice a vita Liliana Segre. Lo ha anticipato in consiglio comunale il sindaco Andrea Biancani, aggiungendo che incontrerà i carabinieri. «Una violenza verbale che fa paura. Non possiamo far finta di niente, è giusto denunciare».

Si esamineranno tutti i messaggi d’odio apparsi in rete dopo la visita a sorpresa della Segre al Monumento della Resistenza in occasione delle Celebrazioni per il 25 Aprile. Le indagini sui profili degli hater che verranno portati avanti a Pesaro, si aggiungono a quelli ampliati dalla Procura di Milano, su decisione del Gip, con accertamenti su 86 account, nell’ambito delle indagini sugli insulti social per diffamazione, con l’aggravante della discriminazione dell’odio razziale, nei confronti della senatrice a vita.

Dopo l’ondata di vicinanza arrivata a livello nazionale verso Segre, solidarietà piena alla cittadina onoraria di Pesaro è stata espressa anche dal consiglio comunale, che ha approvato una risoluzione congiunta. Il documento, i cui contenuti sono stati letti in aula da Maruska Palazzi del Pd, esprime pubblicamente la solidarietà a Liliana Segre, «condannando ogni forma di insulto, discriminazione e violenza verbale nei suoi confronti».

Impegna inoltre il consiglio a «promuovere la cultura dell’antifascismo, dell’antisemitismo, della Resistenza, nonchè della tolleranza, del dialogo e del rispetto reciproco, e dunque della Costituzione». Non è stato semplice arrivare alla “fumata bianca” sulla risoluzione, con il voto finale unanime dei consiglieri rimasti in aula dopo oltre sei ore di seduta.

La consigliera Fdi Serena Boresta ha evidenziato: «In rappresentanza e a nome di tutti i gruppi consiliari d’opposizione, ci tenevamo a esprimere la nostra ferma e assoluta condanna a qualsiasi forma di antisemitismo e la nostra incondizionata solidarietà e vicinanza alla senatrice a vita Liliana Segre, vittima di insulti irrepetibili e vergognosi sulle pagine social del Comune di Pesaro. Ci tenevamo a dire che sono condotte vili, che vanno severamente punite e che sono estranee al nostro sentire».