Pesaro

«Bene i primi interventi ma ora servono risorse per mettere in sicurezza l’Arzilla». Appello della consigliera Vitri

La consigliera ha presentato un’interrogazione: «Mettere in sicurezza l’intero corso deve essere una priorità per la Regione»

Il torrente dell'Arzilla (foto facebook Sergio Carboni)
Il torrente dell'Arzilla (foto facebook Sergio Carboni)

FANO – «Bene i primi interventi ma ora servono risorse per mettere in sicurezza tutto il corso del Torrente Arzilla»- A chiederlo a gran voce è la Consigliera regionale Micaela Vitri che continua a tenere alta la tensione sulla criticità idrogeologica del territorio dove i torrenti rappresentano una potenziale spada di Damocle sull’incolumità dei cittadini. Al riguardo la consigliera ha presentato un’interrogazione:

«Mettere in sicurezza l’intero corso deve essere una priorità per la Regione, che non può scaricare le responsabilità solo sui Comuni di Fano e Mombaroccio. Per questo ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, a cui oggi ha risposto l’Assessore Aguzzi senza però dare alcuna garanzia su futuri interventi risolutivi. Nemmeno un mese fa, la notte del 23 gennaio, tra i residenti nella zona Arzilla di Fano è tornata la paura di rivivere quanto già accaduto nel lontano 1979 a causa di pesanti piogge. Allora il torrente esondò allagando numerose case e provocando danni in tutta la zona. In queste settimane si sta provvedendo a un intervento per l’innalzamento dell’argine sinistro nella zona della foce, per cui la Regione ha stanziato 180.000 euro, mentre la Provincia di Pesaro-Urbino aveva già attuato tra il 2013 e il 2014 un intervento importante per l’abbassamento del fondale del torrente di 40/50 centimetri grazie ad un finanziamento regionale. Ad ogni modo il Comune di Fano si è visto costretto nei giorni scorsi a destinare 100.000 euro per lavori straordinari di pulizia degli argini».

Micaela Vitri, consigliera regionale Pd

Interventi certamente importanti ma non del tutto risolutivi: «Dopo l’ incontro tra l’Assessore Aguzzi, l’Amministrazione comunale di Fano e il Genio Civile per programmare gli interventi futuri necessari, mi auguro- conclude Vitri- che la Regione eviti ancora il rimpallo di responsabilità e invece si impegni prevedendo progetti esecutivi e risorse adeguate per la messa in sicurezza di tutto il corso del fiume. E’ evidente che se il torrente dovesse esondare a monte a pagarne le spese sarebbero migliaia di cittadini, fino a danni incalcolabili in zona Arzilla. Le soluzioni potrebbero essere quattro affidate dalla Regione o al Genio Civile o al Consorzio di Bonifica: lo sfangamento per riportare alle quote originali il livello del letto del torrente, la manutenzione delle casse di espansione, la realizzazione di nuove casse lungo il corso d’acqua, oppure semplicemente la pulizia di tutto l’alveo, evitando quindi di lasciare i Comuni di Fano e Mombaroccio costretti alla manutenzione con costi elevati per la pulizia di rami e residui».