FANO – Judo fuori dalla palestra della nuova scuola primaria di Cuccurano. Uno sfratto vissuto come uno schiaffo in faccia dalla realtà sportiva che, per bocca di Andrea Mencucci, anima del judo fanese nonché insegnante di scienze motorie e istruttore federale di questa disciplina, ha espresso tutto il suo dissenso chiedendo lumi all’amministrazione fanese ed in particolare all’assessora con delega allo sport Barbara Brunori.
«Giusto un mese fa sono stato oggetto di una Ordinanza di Sgombero emessa dal Suo Ufficio diretta ad inibire coattivamente l’ingresso nella palestra della scuola primaria di Cuccurano di Fano sia alla mia persona sia agli iscritti dell’Associazione che presiedo – riferisce Mencucci – La vicenda è nata perché tre volte (sottolineo solamente tre volte) mi sono recato in orario pomeridiano nel suddetto luogo per condurre lezioni dirette agli allievi del club senza avere, a dir dell’Ente, nessun permesso. Con il testo dell’ordinanza, quattro pagine intrise di temibili conseguenze, mi si descrive come un bugiardo ed un abusivo. Sinceramente non riesco a trovare il benché minimo elemento a supporto di quanto addebitatomi. Al contrario: io Le avevo in tempo utile comunicato, così come avevano fatto le altre società sportive gravitanti nella struttura, giorni orari ed inizio delle attività pomeridiane e quindi mi sembra che le eventuali inadempienze siano piuttosto attribuibili al suo Ufficio che ha omesso eventuali dinieghi, permessi e comunicazioni in merito. Non credo tuttavia di essere infallibile e potrei avere commesso inconsapevolmente degli errori e, nel caso, Le chiedo cortesemente di indicarmi quali, tali da provocare addirittura un provvedimento di Ordine Pubblico. Ma questo, gentile Assessora, non è che la punta dell’iceberg della vicenda perché, come sopra ricordatole, la mia presenza nella palestra della scuola di Cuccurano come rappresentante del Judo Club era solo marginale. Come a Lei noto dal mese di novembre avevo infatti iniziato un progetto di ricerca svolto in orario curricolare e destinato alla scolaresca della scuola primaria di Cuccurano denominato “a scuola di ukemi”. Vista l’originalità e la valenza educativa pensavo che questa attività doveva essere motivo di orgoglio per la Città di Fano aspettandomi da parte Sua interesse e pieno sostegno. Ma evidentemente mi sbagliavo completamente visto che il Comune di Fano si è comportato con iniziative dirette a 360 gradi di differenza rispetto alle mie aspettative. L’interdizione a recarmi nei locali della palestra scolastica di Cuccurano ha di fatto interrotto l’attività didattica che stavo svolgendo azzerando gli obiettivi educativi finora raggiunti e mutilando l’azione di ricerca. Anche in questo caso, gentile Assessora, non riesco a trovare nessun elemento di buonsenso che giustifichi l’urgente sospensione dell’attività “a scuola di ukemi” visto che il tatami, utilizzato per il progetto (tra l’altro non di proprietà del Judo Club ma all’uopo fornito dalla Federazione), è rimasto al suo posto fino a venerdì 4 febbraio e cioè in tempo per concludere il progetto – e conclude – In una società che si dica civile e democratica, una simile vicenda dai contorni poco chiari e contraddittori, in qualsiasi modo si concluda, non dovrebbe finire nell’oblio senza opportune spiegazioni».
La risposta dell’assessore non si è fatta attendere tramite un comunicato che sembra voler gettare acqua sul fuoco e minimizzare la frattura: «Questa amministrazione è sempre stata e continuerà ad essere attenta promotrice dell’attività sportiva, attribuendole un valore educativo e sociale».
La questione del Judo all’interno della nuova palestra di Cuccurano, secondo l’amministrazione fanese, ruoterebbe attorno «all’impossibilità di posizionare il Tatami, il tappeto funzionale allo svolgimento di tale pratica, in maniera permanente nella superficie in quanto non è compatibile sia con le attività sportive scolastiche sia con le altre attività sportive concesse nella fascia pomeridiana».
«Al fine di garantire la continuità a tale progetto – prosegue il dispaccio del Comune – l’assessora allo Sport Brunori ha accelerato la sistemazione del soppalco per il quale sono stati adottati degli interventi di messa in sicurezza poiché lo stesso è stato consegnato dalla ditta con delle imperfezioni. In questi giorni l’iter si concluderà, visto che all’appello manca solo il documento di agibilità di tale spazio di cui poi verrà affidata la gestione. Tale soluzione eviterebbe conflitti e sovrapposizioni tra le discipline sportive che avrebbero così tutto lo spazio necessario per poter organizzare le sessioni di allenamento. In questo modo verrebbero accolte le richieste funzionali sia del progetto sportivo ministeriale del Judo in corso sia della stessa società sportiva. E’ compito di un’amministrazione offrire tutti gli spazi necessari alle organizzazioni sportive affinché possano assicurare agli atleti e ai tecnici la massima protezione. Le scelte fatte vanno proprio nell’ottica di assecondare tale volontà. Sulle condizioni di sicurezza degli edifici non si transige».