PESARO – La Cgil Marche riparte dai giovani, dal contrasto alla precarietà e dal superamento delle diseguaglianze. Sono questi i temi principali al centro del dibattito dell’assemblea regionale organizzativa, in programma a Pesaro, al Baia Flaminia Hotel, presenti Maurizio Landini, segretario generale e Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche. Una data importante poiché questa è l’occasione per fare il punto sulle politiche della Cgil anche rispetto al reinsediamento sul territorio.
Nel mezzo della pandemia, il sindacato mostra di resistere e anzi rilancia il proprio consenso: nel 2020 sono 171 mila gli iscritti e iscritte di cui il 18,9% giovani al di sotto dei 35 anni, il 52,3% donne e il 47,7% uomini. Il tutto distribuito su un territorio che conta 5 Camere del Lavoro e 145 sedi e recapiti in 78 comuni. Cifre importanti cui si sommano quelle relative ai servizi: al patronato Inca, si sono rivolte oltre 145 mila persone mentre al Caaf (servizi fiscali), primo in assoluto in tutte le Marche, sono state elaborate oltre 196 mila pratiche.
Da questi numeri, muove la Cgil del 2022 alle prese con la necessità, come sottolinea Giuseppe Santarelli, segretario regionale, di «rappresentare i sempre più numerosi lavoratori precari considerando che, nelle Marche, il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 10,5%. In tal senso, l’obiettivo del sindacato è quello di ampliare la propria rappresentanze in un momento complicato, dove è impellente dare voce a chi vive sulla propria pelle le tante difficoltà».
Aggiunge Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil regionale: «Anche nelle Marche l’occupazione sta tornando a crescere ma non la qualità del lavoro. Il contrasto della precarietà e la crescita dei salari devono essere una priorità. La qualità del lavoro deve rappresentare la misura dell’efficacia degli investimenti a partire da quelli del PNRR».
Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, sottolinea: «Siamo nel pieno di una pandemia sociale e salariale. La CGIL vuole costruire e proporre modelli e azioni per uscire da un presente fatto di precarietà e garantire diritti e condizioni di lavoro e di vita dignitose. Vogliamo farlo insieme a tutte le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare e che noi vogliamo rappresentare a partire dai giovani e dalle donne. La riuscita dello sciopero generale del 16 dicembre ci dà la forza di continuare la mobilitazione. Vogliamo superare la precarietà, ottenere una vera riforma fiscale e riforma delle pensioni. Vogliamo una vera politica industriale che innovi e qualifichi il nostro sistema industriale, manifatturiero e dei servizi. Vogliamo una scuola e una sanità pubblica che garantisca il diritto alla conoscenza e alla salute a tutte le persone. Con l’Assemblea organizzativa, la Cgil vuole promuovere il cambiamento necessario del sindacato per permettere agli iscritti e iscritte, ai delegati e delegate elette nei luoghi di lavoro, di partecipare ed essere soggetti attivi e protagonisti della costruzione di un nuovo modello sociale, economico e di sviluppo».