PESARO – Ospedale a Muraglia per la Lega Pesaro si rischiavano di perdere 150 milioni di euro.
Il commissario provinciale della Lega Mauro Lucentini ed il gruppo consiliare di Pesaro (Giovanni Dallasta, Andrea Marchionni, Roberto Biagiotti, Francesco Totaro e Dario Andreolli) fanno il punto sulla questione sanitaria pesarese dopo i recenti sviluppi.
«Ricci ed il PD hanno la faccia tosta, ma la memoria molto corta. Non accettiamo alcuna lezione sulla sanità dai protagonisti del disastro degli ultimi 20 anni. Non accettiamo consigli da chi negli ultimi 20 anni non ha saputo fare altro che impoverire i nostri ospedali, aumentare la mobilità passiva verso altre ragioni, far crescere le liste di attesa. Non accettiamo che il sindaco di Pesaro parli “di tempo perso” riferendosi a questo ultimo anno quando il suo partito ha perso trent’anni per decidere sul nuovo ospedale senza un risultato».
Per i leghisti «I fatti parlano da soli e non lasciano il campo a dubbi: il centrodestra ha scelto la strada del cambiamento nelle politiche sanitarie in primo luogo smantellando il progetto sciagurato dell’ospedale unico provinciale che avrebbe comportato lo smantellamento completo della sanità dell’intero territorio. Questa giunta regionale ha, inoltre, scelto di cancellare il project financing che avrebbe impoverito la nostra sanità indebitandola per le future generazioni per 30 anni. Sono 2 risultati fondamentali che delineano una precisa visione.
La scelta del sito di Muraglia non è quella che avremmo preferito, ma è stata viziata dai diktat del sindaco Ricci e dal suo partito che sarebbe stato disposto a buttare via un finanziamento da 150 milioni e a non realizzare il nuovo ospedale, piuttosto che mettere in discussione una scelta fatta sull’ubicazione. La Regione, non avendo la competenza urbanistica, non aveva alcuna possibilità tecnica di decidere l’ubicazione in opposizione a quanto stabilito dal sindaco, tranne quella di scegliere di non realizzare l’ospedale e perdere 150 milioni di finanziamento. Abbiamo evitato che questo accadesse.
L’operato del comitato è stato solo una inutile perdita di tempo – continuano Lucentini e i consiglieri – dato che la scelta era nei fatti obbligata dall’atteggiamento ostruzionistico del sindaco Ricci. Ora andremo avanti dritti verso il cambiamento. La visione della nuova sanità passa necessariamente per la realizzazione di una nuova struttura sanitaria a Pesaro, ma anche verso la riorganizzazione della medicina territoriale che in questi anni è stata impoverita e depauperata, dalle scelte del partito democratico che ha sempre promesso tutto e mai realizzato nulla».