Pesaro

Lega Pesaro: «L’utile di Marche Multiservizi? Non c’è controllo pubblico»

I consiglieri Dallasta, Totaro, Biagiotti, Andreolli e Marchionni parlano di tariffe, socio privato e società controllata. L'accusa: «Società e azioniti si arricchiscono con le tasche dei cittadini»

I componenti della Lega Pesaro

PESARO – I consiglieri comunali della Lega Pesaro chiedono spiegazioni riguardo l’utile di Marche Multiservizi: Giovanni Dallasta, Roberto Biagiotti, Francesco Totaro, Dario Andreolli e Andrea Marchionni rilevano infatti alcuni punti.

«L’utile di 12,4 milioni di euro di Marche Multiservizi è la conferma che l’azienda è la gallina dalle uova d’oro per i privati emiliani di Hera. La stessa Società ed i Suoi azionisti si arricchiscono con le tasche dei cittadini pesaresi. Infatti al posto di occuparsi delle politiche pubbliche, dal Comune al Governo passando per la Regione, il Pd si dedica alla finanza. È ormai evidente che la società è controllata da un punto di vista politico dal socio privato che ne determina le scelte, le tariffe, e la qualità dei servizi erogati. È altrettanto evidente che il controllo del pubblico da parte del Comune di Pesaro si è gradualmente ridotto. Ciò ha portato al fatto che, mentre le tariffe si alzano, in modo inversamente proporzionale diminuisce progressivamente la qualità del servizio che viene prodotto e offerto.

L’introduzione recente infatti dei limiti per la raccolta dei rifiuti ingombranti rivolta al cittadino consumatore, ha caricato sulla bolletta di detto cittadino il caro prezzo dell’eccedenza dello smaltimento. I cittadini pesaresi devono sapere che la ragione per cui sono costretti a pagare fior di quattrini per la raccolta ingombranti in eccedenza, nonostante l’azienda vada così a gonfie vele, è molto semplice: il potere politico che risponde al nome di PD Pesaro non ha alternative. Viva il monopolio travestito da bene pubblico».

Altro capitolo di critica, l’acqua: «Non parliamo poi del costo dell’acqua, sempre più alto e totalmente privo di una politica di progettualità. Continuiamo a reperire l’acqua dai fiumi non rendendoci conto che la stessa non sarà eterna. La Regione Marche 10 anni fa aveva finanziato uno studio di ricerca dell’acqua, che consisteva nell’estrazione dal sotto suolo a importati profondità. Nella nostra Provincia erano stati individuati due punti per la possibile estrazione, la quale avrebbe garantito una risorsa importate per anni senza porci mai nelle condizioni di siccità o carenza d’acqua. Tutto ciò non se ne é più fatto nulla, soldi spesi senza portare a casa il risultato, sapendo che il risulto è lì a portata di mano. Ci domandiamo a chi giova tutto questo.

Per non parlare poi del dimezzamento nell’impiego delle spazzatrici: sono state ridotte della metà rispetto a qualche anno fa. I camion non sono tenuti in modo consono al luogo in cui devono transitare, ad esempio i camion in centro storico, lasciano una scia maleodorante per lunghi tratti e il lavaggio dei cassonetti è pressoché inesistente. La raccolta non è più regolare ed ordinata come un tempo, si lasciano cumuli mostruosi di spazzatura in giro. Non è possibile né tollerabile che il Sindaco e il suo partito metta i suoi interessi davanti a quelli di un’intera città».