PESARO – Un consiglio monotematico sulla sanità. Questa la richiesta protocollata del gruppo consiliare di maggioranza al presidente del Consiglio Comunale Marco Perugini, per chiedere la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla sanità, come anticipato dal sindaco.
Tanti i nodi da sciogliere. I consiglieri di maggioranza spiegano: «L’Ospedale Nuovo di Pesaro nel sito di Muraglia è stato deciso dal tavolo tecnico convocato dal Presidente Acquaroli, dopo la revoca di un progetto per un ospedale unico da 612 posti letto e di 2° livello. Nell’ottobre 2022 la sottoscrizione di un accordo blindato da un cronoprogramma tra gli enti Regione, Comune, ex ASUR ed ex Azienda Ospedaliera Marche Nord per il nosocomio pesarese ridimensionato a 372 posti e di 1° livello, ci aveva dato garanzie a partire dalla progettazione e conseguente indizione del bando di gara e aggiudicazione dei lavori. Ad oggi il primo step del 31 dicembre 2022 è stato disatteso con la motivazione del nuovo codice degli appalti entrato in vigore il 1° luglio scorso che semplificherebbe le procedure ma a tutt’oggi non è ancora pervenuta nessun chiarimento in merito al non rispetto del cronoprogramma».
La maggioranza chiede un Consiglio comunale monotematico sulla Sanità e Ospedale Nuovo di Pesaro, alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dell’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini e del direttore generale AST di Pesaro, Nadia Storti. Le richieste di chiarimenti sono sul Piano Sanitario Regionale; sulla ricaduta negativa sui servizi territoriali e sul budget erogato, a seguito della chiusura dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord; i tempi per la realizzazione del nuovo ospedale. Poi l’esigenza di capire le specialità ospedaliere che saranno mantenute/inserite nella progettazione; i servizi ai quali sarà deputato l’attuale Ospedale San Salvatore; il trasferimento dei reparti attualmente a Muraglia quali Ematologia, Oncologia, Psichiatria; i reparti di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia appena riaperti a Pesaro quale trasformazione subiranno».
Altro tema l’abbattimento delle liste d’attesa che «stanno raggiungendo il più basso livello in termini di domanda/risposta. Abbiamo inoltre appreso con profondo rammarico che nel Piano triennale delle opere pubbliche regionali, la provincia di Pesaro e Urbino, risulta altamente penalizzata per gli esigui investimenti destinati al nostro territorio; solo 24 milioni spalmati in tre anni a fronte del 235milioni complessivi con un forte sbilanciamento verso le altre province marchigiane. Non risultano inseriti neanche i progetti per l’Ospedale di comunità di Galantara e della Casa di comunità di Mombaroccio, promesse e annunci ancora una volta non mantenuti.
Sino ad oggi vediamo solo macerie di una sanità ridotta sul lastrico con meno fondi, meno personale e servizi risicati».