PESARO – Cresce l’export pesarese e marchigiano nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dato quasi scontato visto il lockdown del 2020. Il mobile resta un comparto strategico e la Camera di Commercio tira le somme dopo il Salone di Milano.
Per il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini «La ripresa italiana è stata la più rapida a livello europeo, con pochi altri competitor di settore in grado di registrare numeri positivi, e comunque nessuno a ritmi paragonabili. Da maggio 2020 in poi l’Italia è sempre il terzo paese europeo per crescita, dopo i colossi Germania e Olanda, e sempre prima della Francia, salvo un paio di mesi isolati. L’export Marche segna +20% , esportiamo per oltre 6 miliardi di euro e recupera, per il mobile, su mercati strategici come la Cina e la Russia. Oltre alla digitalizzazione, nei prossimi mesi le aziende punteranno su diversi driver di sviluppo, come la sostenibilità ambientale: per il comparto del mobile è un tema ampio che parte dall’utilizzo di materiali per la progettazione con cicli di vita sostenibili».
I dati dicono che la Provincia di Pesaro esporta per 1,4 miliardi (+36%), Ancona per 2,1 miliardi (+49,5%), Ascoli 1 miliardo, Fermo 446 milioni e Macerata 800 milioni.
Il primo semestre 2021 vede il mobile marchigiano crescere del 38% il valore delle esportazioni rispetto all’anno prima, per un valore assoluto di 293 milioni di euro.
I primi mercati di riferimento vedono ritorni importanti come la Cina (che segna +64% per valore di merci esportate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e la Russia (+22,7%). Maggiori partner commerciali restano Francia, Stati Uniti, Germania e Regno Unito, tutti Paesi che vedono incrementi importanti rispetto a 12 mesi fa. Molto positivo il raffronto con i dati pre pandemici: il secondo trimestre 2021 segna una variazione tendenziale del +20,9% sullo stesso periodo del 2019.
Moreno Bordoni, segretario Cna e azienda speciale del mobile ha evidenziato la performance ottima anche del comparto Meccanica: «quasi + 47% rispetto al primo semestre 2021, un valore delle esportazioni 1 milione 900 mila euro, il recupero di mercati quali Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna e Polonia».
L’assessore Regionale Mirco Carloni ha evidenziato la sinergia istituzionale Regione, Camera Marche e Azienda Speciale TECNE e salutato con favore la performance dell’export e del mobile in particolare. «Le Marche devono tornare ad essere il luogo migliore dove si fanno mobili di qualità. Il nostro problema è stato il frazionamento, possiamo superarlo, dobbiamo farlo facendo crescere le filiere. Abbiamo di fronte fiere importante (BIG5ma anche l’appuntamento di EXPO). Come Regione stiamo mettendo punto bandi dedicati per il settore tagliati sartorialmente sulle esigenze delle imprese. Centrale l’innovazione di processo e prodotto».
Nelle Marche alla data del 30 giugno 2021 si contano 1.256 imprese attive di fabbricazione di mobili, che ne fanno la quinta regione italiana per numero assoluto, dopo la Lombardia (4.453), il Veneto (3.424), la Toscana (1.980) e l’Emilia Romagna (1.372), quando il totale dell’Italia è di 20.511 imprese. In termini invece di incidenza percentuale rispetto al tessuto produttivo dei relativi territori regionali, emerge il Friuli Venezia Giulia (1,14%), mentre le Marche sono seconde (0,86%) a fronte di una media italiana che è pari a 0,40%.
Il 58,2% delle imprese marchigiane attive della fabbricazione di mobili sono collocate nella provincia di Pesaro, che rappresenta il principale polo del settore in regione, in termini assoluti sono 731 imprese. Anche le province di Ancona (190) e di Macerata (223), rispettivamente con il 15,1% e il 17,8% ciascuna assumono un certo rilievo sotto questo profilo.